La capitale detiene il primato di transazioni per acquisti di immobili
Valter Giammaria, Presidente Tecnoborsa nel dichiarare che:“Nel biennio appena trascorso solo il 4,4% delle famiglie italiane residenti nelle sei maggiori città ha acquistato un’abitazione” ha affermato che : “In particolare, tra le grandi città, la più attiva è stata Roma con il 5,8% di transazioni per acquisti di immobili”.
Per quanto concerne l’utilizzo dell’immobile acquistato, al primo posto si continua a trovare l’acquisto dell’abitazione principale (94,7%), al secondo si trova la motivazione come seconda casa vacanze (3,8%), seguita dal desiderio di effettuare un investimento (1,5%). Da un focus su chi ha acquistato un’abitazione principale è emerso che il requisito che ha pesato maggiormente nella scelta dell’immobile acquistata è stata la dimensione (61,6%); seguono: il prezzo coerente con le proprie disponibilità (44,8%), il comfort e la qualità delle rifiniture (40,8%), e la vicinanza al luogo di lavoro (40%). Il valore più basso si registra per le caratteristiche orientate al risparmio energetico (solo 2,4%).
“Per quanto riguarda lo stato dell’immobile – ha proseguito il Presidente – è emersa una notevole preferenza verso gli immobili abitabili o da ristrutturare, in linea con le altre grandi città; in particolare: il 20,5% ha acquistato un immobile nuovo, il 18,9% uno ristrutturato, il 28,8% uno abitabile e, infine, il 31,8% uno da ristrutturare. Questo dipende molto probabilmente dal fatto che gli alloggi che non sono in buone condizioni costano meno al momento dell’acquisto e possono essere poi ristrutturati in un secondo tempo, anche ricorrendo agli incentivi fiscali che hanno riscosso un discreto successo negli ultimi anni grazie alla loro inconfutabile convenienza”.
Spostando l’analisi su coloro che hanno venduto almeno un’abitazione nel biennio 2011-2012 si è riscontrato che sono stati il 4,3% degli intervistati e le vendite avvenute hanno riguardato prevalentemente le abitazioni principali (65,8%); al secondo posto ci sono coloro che hanno ceduto le seconde case destinate alle vacanze (20,5%); al terzo c’è chi ha venduto le abitazioni tenute per parenti prossimi (13,7%). La motivazione predominante che induce alla vendita di un’abitazione è ancora la sostituzione con un’altra abitazione principale (52,1%); rilevante è anche la quota di chi ha venduto per bisogno di liquidità (42,5%); e, a seguire, ma con valori molto inferiori, c’è chi ha ceduto un’abitazione per fare investimenti finanziari (5,5%). Dall’incrocio tra il tipo di abitazione venduta e il motivo della vendita è emerso che il 70,8% di coloro che hanno venduto un’abitazione principale l’hanno fatto per acquistare un’altra prima casa, mentre c’è un 20,8% che ha venduto per bisogno di liquidità, dato abbastanza allarmante, perché anche coloro che hanno ceduto altre tipologie di abitazioni lo hanno fatto principalmente per svincolare ricchezza ma è un fenomeno diffuso, in quanto in linea con le altre maggiori città.
Andando ad analizzare il mercato delle locazioni, è risultato che il 3% degli intervistati ha preso in affitto un immobile nel biennio considerato, come nelle altre città. Dal lato dell’offerta, è emerso che nel biennio 2011-2012 coloro che hanno dato in locazione un bene sono stati il 2,2% delle famiglie intervistate.
Giammaria ha evidenziato che: “Tra coloro che hanno acquistato una casa a Roma, il 47,7% ha dichiarato di aver fatto ricorso a un finanziamento o a un mutuo”. Prevalentemente, hanno fatto ricorso ai mutui/finanziamenti il 48,8% di coloro che hanno acquistato un’abitazione principale e il 40% di chi ha acquistato una seconda casa vacanze. Inoltre, circa l’87% delle famiglie che hanno acceso un mutuo negli ultimi due anni ha impegnato mediamente fino al 40% del proprio reddito annuo per il pagamento delle rate, il che denota una notevole prudenza sia da parte degli istituti che erogano finanziamenti sia da parte delle famiglie; l’8,7% ha impegnato per la rata dal 40% al 50% del proprio reddito; solo il 4,3% è andata oltre il 50%.
Per quanto riguarda le compravendite previste per il biennio 2013-2014, l’1,6% delle famiglie intervistate dichiara di avere intenzione di acquistare un’abitazione. Come per chi ha già comprato una casa, chi pensa di farlo è spinto dalla necessità di acquistare la prima casa (40%), quindi, chi acquisterà nel prossimo futuro lo farà prevalentemente per la necessità di avere una casa propria o per migliorare le proprie condizioni abitative. Spostando l’analisi dalla parte dell’offerta futura emerge che nel biennio 2013-2014 il 2,2% ha intenzione di vendere un immobile e Roma – insieme a Torino – dovrebbe essere la città in cui ci saranno più offerte di vendita. La motivazione predominante che induce alla vendita di un’abitazione è l’esigenza di acquistare un’altra abitazione principale (50%); al secondo posto c’è chi pensa di vendere per bisogno di liquidità (42,9%); al terzo posto chi intende vendere per fare altri investimenti finanziari (7,1%).
a cura del Centro Studi sull’Economia Immobiliare – CSEI Tecnoborsa
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