ALL’ AQUILA ARRIVANO GLI ORTI URBANI PER RICREARE IL TESSUTO SOCIALE POST-TERREMOTO. 216 ORTI GESTITI IN COLLABORAZIONE CON L’ ENTE PARCO DEL GRAN SASSO E DEI MONTI DELLA LAGA.
Il dopo terremoto dell’Aquila ha spinto gli abitanti dell’Aquila a “ricostruirsi” il tessuto sociale cominciando dalla microeconomia autogestita, creando gli orti urbani che in questo contesto assumono un ruolo e un significato differente da quelli sorti in altri capoluoghi italiani.
La struttura del territorio, consentiva di disporre di spazi sufficienti in prossimità dei centri abitati ed avere un orto familiare era una pratica storicamente consolidata e diffusa, forse in passato questo tipo di pratica non avrebbe mai avuto necessità di coordinare un’iniziativa comunale se il terremoto non avesse drasticamente mutato lo status quo.
L’aggregazione sociale, ha favorito questo coordinamento, sulla base dei grandi benefici positivi che apportano alle comunità locali, quindi anche all’Aquila ha programmato e progettato una serie di orti urbani per contribuire alla ricostituzione della città dopo il sisma.
Sono stati previsti 216 orti urbani che rientrano all’interno del più ampio progetto di riqualificazione del territorio post terremoto denominato C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecologicamente).
Il Comune deIl’Aquila ha firmato un protocollo di intesa col Parco del Gran Sasso e Monti della Laga per assegnargli la gestione provvisoria degli orti.
Questo in aderenza alla propria competenza tecnico-scientifica in materia di salvaguardia delle colture agricole locali e dell’esperienza profusa nella creazione di orti collettivi nelle tendopoli aquilane.
L’assegnazione era riservata ai residenti del progetto C.A.S.E. e considerato che al momento dell’attribuzione la stagione agraria era già iniziata, i criteri di assegnazione sono stati diversi da quelli soliti e basati su una procedura d’urgenza: l’Ente Parco ha infatti provveduto ad assegnare gli Orti Urbani secondo l’ordine di arrivo delle domande pervenute.
I moderni accorgimenti eco-compatibili e sostenibili, hanno fatto si che la redazione da parte dell’Ente di un manuale per la corretta gestione degli Orti, si è ispirata al principio della sostenibilità ambientale, che prevede, tra le altre cose, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e lo sfruttamento dell’energia fotovoltaica.
Questo l’elenco delle località con il numero degli orti e delle famiglie:
CANTIERE | N° Orti | N° Famiglie | orti / famiglia |
PAGANICA SUD | 7 | 98 | 1 orto ogni 14 famiglie |
TEMPERA | 12 | 210 | 1 orto ogni 17 famiglie |
BAZZANO | 14 | 520 | 1 orto ogni 37 famiglie |
SANT’ELIA 1 | 6 | 170 | 1 orto ogni 28 famiglie |
CAMARDA | 11 | 120 | 1 orto ogni 11 famiglie |
ROIO POGGIO | 17 | 144 | 1 orto ogni 8 famiglie |
ROIO 2 | 13 | 150 | 1 orto ogni 11 famiglie |
ASSERGI | 15 | 96 | 1 orto ogni 6 famiglie |
PAGANICA 2 | 78 | 590 | 1 orto ogni 7 famiglie |
GIGNANO | 15 | 96 | 1 orto ogni 6 famiglie |
COPPITO 3 | 28 | 450 | 1 orto ogni 16 famiglie |
totale | 216 | 2644 |
Giorgio De Santis
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