RIMINI – 14, 15 E 16 MAGGIO. NUOVE SPERANZE DI UNA ECONOMIA IN CRISI. IL CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA RETE LILLIPUP e Rete Radiè Radesch. Una testimonianza interessante del film “The Take” di Naomi Klein. Venerdì verrà proiettato il film sui fatti di Rosarno.
Durerà tre giorni a Rimini, il convegno internazionale improntato prevalentemente alla solidarietà internazionale, dei poveri della Terra. Dal Brasile alla Palestina, dalla Patagonia, all’ America Latina,all’ Italia, verranno affrontati i temi scottanti che riguardano l’intero pianeta, mettendo in evidenza lo sfruttamento di bambini, ed adulti, dall’Africa al sud del mondo. Ettore Masina, fondatore della rete Radiè Radesch, ricorderà monsignor Romero, a 30 anni dal suo assassinio.
Radié (Radia) Resch è il nome di una bambina Palestinese, morta di polmonite mentre era in attesa di una vera casa: con la famiglia infatti viveva in una grotta a Betlemme. E il nostro primo progetto – dicono gli esponenti della Rete – è stato quello di finanziare la costruzione di case per alcune famiglie Palestinesi. Seguirono poi progetti in molti altri luoghi, soprattutto Sud America e America Centrale, ma anche, più recentemente in Africa.
I fondi raccolti vengono interamente indirizzati verso situazioni definite e ben conosciute, al fine di sostenere progetti di liberazione, coscientizzazione e promozione, concepiti e autogestiti localmente.
Gli interventi della Rete sono attualmente 40, la massima parte in America Latina, specialmente in Brasile, altre in Palestina, in Italia ed in Africa. (vedi la Guida ai criteri di valutazione delle operazioni)
Significativo il contenuto dell’editoriale della “Rete”, che riguarda l’Africa:
“ A noi che spesso associamo la realtà africana ai volti delle centinaia di persone che, stipate in barconi fatiscenti approdano faticosamente sulle coste del nostro Paese, – esordisce l’ editoriale – è rivolto l’invito a volgere il nostro sguardo con attenzione, spingendoci oltre quelle coste da cui partono i viaggi della speranza di chi è ormai disperato.
L’ Africa è depositaria – continua – di un tesoro inestimabile per il mondo intero, noi abbiamo bisogno di tornare a scoprirla nella sua semplicità e schiettezza.”
Arriva quindi al nocciolo del problema: “Oggi urge guardare l’Africa, ascoltare l’Africa! Secoli di colonialismo hanno fatto si che ancora oggi l’occidente guardi all’Africa come ad una terra dove portare civiltà, continuando, non dimentichiamocelo, a portarle via grandi quantità di ricchezze materiali.”
Guardare all’ Africa, quindi e ascoltare l’ Africa, per tentare esperienze di umiltà. I grandi saggi affermavano, “noi ci innalziamo inginocchiandoci”, questo è lo spirito di servizio volontario della Rete. Il compito è certamente difficile per l’ Occidente, “sicuro di sè”, che pensa di poter bastare a se stesso, e di avere tutto sotto controllo, ma che poi, vede sfuggirsi di mano la vista stessa.
Il tentativo di compiere in questi tre giorni, una analisi lucida, della situazione esposta, indicando “esperienze” divenute realtà quotidiane, è la risposta che i partecipanti al convengo faranno in questi giorni.
Verrà proeittato un film documentario di Naomi Klein, “The Take”, che riguarda la più famosa azienda occupata ed autogestita (“empresa recuperada”), con la testimonianza di
Eduardo Javier Knaus che ha 34 anni e da 14 anni è operaio (addetto alle presse idrauliche) della fabbrica FaSinPat (Fabbrica Senza Padroni), precedentemente conosciuta come “Zanon” (dal nome del fondatore, il padovano Luigi Zanon). E’ un’importante fabbrica di ceramiche ubicata nella città di Neuquén, nella Patagonia Argentina.
Giorgio De Santis
Questo il calendario dei tre giorni:
Rete Radié Resch – Associazione di solidarietà internazionale
23° Convegno nazionale – 14-15-16 Maggio 2010
Rimini, Hotel “Punta Nord”
NUOVE SPERANZE IN UNA ECONOMIA DI CRISI
Esperienze di “buon vivere”, resistere e costruire il cambiamento
Venerdì 14 ore 17.00 Saluto della Segreteria.
proiezione del documentario sui fatti di Rosarno.
ore 17.30 Crisi economica e pacchetto sicurezza: l’impatto sulla vita dell’immigrato.
Tavola Rotonda coordinata dall’ avv. Marco Lacchin (Rete di Varese).
Parteciperanno testimoni migranti e le organizzazioni Naga di Milano e Medici
contro la Tortura di Roma.
ore 19.30 Cena
ore 21.00 Nuove speranze in una economia di crisi.
Relazione di Riccardo Petrella (economista italiano, ha fondato il Comitato
Mondiale dell’Acqua, è consigliere della Commissione Europea a Bruxelles e
professore di mondializzazione presso l’Università Cattolica di Lovanio in Belgio).
Sabato 15 ore 9.00 ore 9.15
… per non dimenticare Haiti. (a cura della rete di Padova)
Testimonianze
Palestina: Omar Barghouti (ricercatore, opinionista e attivista
dei diritti umani).
Cile: Margot Irene Collipal Curaqueo (coordinatrice della
Rete Mapuche sulla Biodiversità).
Centrafrica: Flore Kerehana (direttrice della scuola di cucito del
Centro di Promozione Femminile di Ngaoundaye).
ore 13.00 Pranzo
ore 15.30 Testimonianze
Italia: Paolo, Marcella, Giovanni, Irenea, Miriana e Giusy
(ass. GAPA -Giovani Assolutamente Per Agire- di Catania)
Argentina-Italia: Eduardo Javier Knaus (operaio fabbrica FaSinPat).
Roberto Giudici (sindacalista FIOM-CGIL per INNSE MI).
Italia: Agnese Priante (No Dal Molin di Vicenza).
ore 19.30 Cena
ore 21.00 Ettore Masina e Roberto Carusi ricordano il vescovo Romero nel
30°anniversario della sua uccisione.
Domenica 16 ore 9.00 Esperienze di “buon vivere”, resistere e costruire il cambiamento.
Tavola rotonda con Francuccio Gesualdi (già allievo di don Milani, fondatore e
coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo), con i testimoni della Rete e
con gli interventi dei presenti.
ore 12.30
ore 13.00
Saluti finali a cura della Segreteria.
Pranzo
Saranno presenti anche altri referenti dai nostri progetti, tra cui:
Rosa Maria Paes Figueiredo, Adelaide Alves e Maria Dos Reis Franco Da Silva della CPT, Brasile; Giovanni
Baroni dal Brasile; Juan Antonio Leon Montero dal Perù; Salete Ferro dal Brasile.
Per bambini e ragazzi (tra 6 e 14 anni) verranno organizzati due laboratori per sviluppare i temi del
convegno con linguaggi creativi; “Pianeta in gioco” per i più piccoli e “Un giornale di strada” con i più
grandi; le conclusioni verranno poi condivise con tutta l’assemblea.
pag. 1 di 2
Breve presentazione dei testimoni non italiani.
Omar Barghouti è un ricercatore indipendente palestinese, opinionista e attivista dei diritti umani, impegnato a difendere il diritto internazionale e i diritti umani universali.
Egli è uno dei membri fondatori della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) e della Campagna della Società Civile Palestinese per il Boicottaggio il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) contro Israele.
Ha conseguito una laurea e una specializzazione in ingegneria elettrica presso la Columbia University di New York, e una specializzazione in filosofia etica presso l’Università di Tel Aviv.
Margot Irene Collipal Curaqueo, Mapuche del Cile, nata il 24-06-1971, laureata, contabile di professione.
È la coordinatrice locale della Rete Mapuche sulla Biodiversità, organizzazione che raggruppa circa 70 comunità mapuche che lottano per la rivendicazione delle terre e del territorio mapuche, per la difesa degli ecosistemi comunitari e la biodiversità in generale.
Flore Kerehana è nata nel 1967 a Ngaoundaye, villaggio della Repubblica Centrafricana situato al confine tra la stessa, il Cameroun ed il Tchiad.
Ha frequentato la scuola al Centro di Promozione Femminile, voluto dall’associazione laica “Santa Caterina da Genova”, fino a diventare la direttrice della scuola di cucito.
Grazie al suo intervento coraggioso ed intelligente l’atelier è scampato al saccheggio ed alla distruzione che le truppe ribelli di Bosizè, attuale Presidente della Repubblica, hanno operato a nord del paese nell’anno 2003.
Eduardo Javier Knaus ha 34 anni e da 14 anni è operaio (addetto alle presse idrauliche) della fabbrica FaSinPat (Fabbrica Senza Padroni), precedentemente conosciuta come “Zanon” (dal nome del fondatore, il padovano Luigi
Zanon). E’ un’importante fabbrica di ceramiche ubicata nella città di Neuquén, nella Patagonia Argentina.
È forse la più famosa “empresa recuperada” (azienda occupata e autogestita) in Argentina, resa celebre anche dal docu-film “The Take” di Naomi Klein.
No Comments