BIKINI IMBOTTITI PER BAMBINE DI OTTO ANNI: A&F NELLA BUFERA.
Già nel 2002 l’azienda finì nella bufera per una linea di intimo per ragazzine
Genitori e psicologi contro l’azienda: «Così si incoraggia la precocità e la promiscuità sessuale»
MILANO - Sono diventati famosi fra i giovanissimi e non solo per gli abiti casual-chic e per i commessi dai fisici scultorei, a malapena celati sotto magliette ultraslim. Ma oggi Abercrombie & Fitch fa notizia per un motivo assai meno modaiolo e che ha scatenato critiche a non finire: ovvero, la decisione dell’azienda di mettere in vendita bikini da bambina con le coppe del reggiseno imbottite, per dare così l’illusione di un seno più grande. Realizzato in nylon e spandex e disponibile in due colori (a righe bianche e rosse o bianche e azzurre), la linea «Ashley push-up triangle» fa parte della collezione estate della Abercrombie Kids, destinata alle ragazzine dagli 8 ai 14 anni, e si compone di due pezzi: il top imbottito da 24,50 dollari (poco più di 17 euro) e il pezzo di sotto che ne costa 19,50 (poco meno di 14), acquistabili separatamente.
SESSUALIZZAZIONE PRECOCE - «E’ una cosa assolutamente spaventosa – ha tuonato la dottoressa Janet Rose, esperta di rapporti fra genitori e figli, sul blog FOX411 – perché se un genitore comprasse un bikini imbottito per una bimba di 8 anni, bisognerebbe chiamare i servizi sociali. La “sessualizzazione” degli adolescenti è già abbastanza grave di suo e ora questo trend sta ricadendo anche sui bambini più piccoli. Se continueremo a fare in modo che i nostri ragazzi diano così importanza all’essere sexy, non oso pensare a quali danni potremo fare a lungo termine sulla loro autostima e sui valori che acquisiranno quando saranno adulti».
CONTRARI GLI PSICOLOGI - Un giudizio ampiamente condiviso sia dalla psicologa californiana Nancy Irwin, secondo la quale far indossare un reggiseno imbottito ad una bimba di 8 anni «è come incoraggiare la precocità e la promiscuità sessuale», sia dal collega comportamentista Patrick Wanis, che punta però il dito contro le mamme «che usano le figlie per compensare la loro mancanza di appeal sessuale». Un’accusa, quest’ultima, che Shirlee Smith, fondatrice di «Talk About Parenting With Shirlee Smith», rifiuta categoricamente, perché, a suo dire, «sono proprio le mamme a pagare nell’immediato per questa politica di sexy marketing, mentre le figlie diventano oggetti sessuali con il passare del tempo».
IL PRECEDENTE - Già nel 2002 Abercrombie & Fitch finì nella bufera per la linea di intimo venduta per la stessa fascia d’età di quella dei bikini e caratterizzata da frasi ammiccanti e modelli decisamente poco adatti alle bambine, ma anche in quella occasione l’azienda si rifiutò di ritirare la collezione. «Il reggiseno imbottito è decisamente uno strumento sessuale – ha spiegato al londinese Daily Mail il responsabile del blog Babble – perché spinge il seno in alto e concentra l’attenzione in un solo punto. Come può andare bene per una ragazzina che va ancora alle elementari? Giocare ad essere sexy è una parte importante ed inevitabile del processo di crescita, ma c’è un’enorme differenza fra lo sperimentare questa idea su se stessi e il ritrovarsela venduta su un catalogo per bambini».
Simona Marchetti
FONTE: http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_26/abercrombie-fitch-reggiseni-imbottiti-bambina-polemica_74317f18-57bb-11e0-8a3c-34dcb0202b47.shtml
No Comments