IMG-20160414-WA0013Nelle sue parole alcuni dei più sconvolgenti casi di cronaca nera.

Rosemary, al secolo Maria Rosa Laboragine risiede a Montegrotto nei pressi di Padova, ad oggi un nome nel suo campo. La sua professione? Essere una sensitiva, non mai una cartomante,  una dote che ha sviluppato nel corso del tempo, quando ha capito che le cose che prevedeva non potevano essere sempre una casualità, ma una realtà con cui in un modo o in altro bisognava confrontarsi.

IMG-20160414-WA0007Rosemary con esattezza quando ha  avuto consapevolezza delle sue  doti particolari ?

Alla età di due anni e mezzo ebbi  il primo flash, allora  mia nonna ne aveva 49 e mio nonno 45. Lui era venuto dalla Calabria e si innamorò perdutamente di lei, ebbero 5 figli. Nel  gennaio del 1963  vivevamo insieme, eravamo in cucina quel giorno, mentre mia nonna stava preparando il pranzo ad  un certo punto (è stato anche scritto sul Gazzetino del 63”) dissi “oggi muore mia nonna”. Naturalmente le prime reazioni furono incredule e nessuno diede peso ma dopo solo qualche minuto mia nonna si accasciò per terra colpita da un infarto. Altra storia: dopo qualche giorno dissi a mia mamma: “Voglio andare via col treno, muore il nonno”. E così è stato. Davanti alla tomba della moglie durante il funerale disse “tra otto giorni ti raggiungerò, senza di te Severina non posso vivere” dopo sei giorni la sera quando tutti in famiglia si erano coricati di notte mio nonno  chiamò mia mamma che era un’ infermiera, si vestì e le chiese di fargli una iniezione per il cuore perché sentiva di morire. Mia mamma naturalmente non credette ma mentre gli praticava la puntura mio nonno alzando gli occhi al cielo vide mia nonna  e disse “Severina sto arrivando aspettami” e dopo poco  spirò. Quindi l’otto gennaio del 63  morì mia nonna, il 14 mio nonno, io avrei compiuto a maggio  solo tre anni. Entrambi gli eventi così forti e così straordinari  erano legati alla mia persona e rimasero indelebili nella memoria di mia mamma.  Fino a all’età di  16 anni non  ho più avuto episodi del genere. Mia mamma non mi disse mai nulla, ma in paese tutti sapevano. Io ne sono sempre stata all’oscuro fino a quel giorno quando avvenne un altro caso straordinario.  Un pomeriggio  seduta sui gradini di casa vedo passare un vicino di casa un certo Massimo  vedo che sta partendo in Vespa. Ad un tratto mi sentii come se qualcuno  mi avesse alzato da quel gradino e mi avesse guidato fino alla moto lo prendo per il braccio corro e cerco di fermarlo “Non andare via”  Lui non mi ascolta,  ma dopo un lasso di tempo brevissimo chiamano dalla stazione di Montegrotto e ci dicono che è caduto con un freno piantato in gola morto sul colpo.  Dal quel giorno non mi si è aperta una porta ma un portone, Mi accaddero nel tempo cose inspiegabili.

IMG-20160414-WA0009L’abbiamo vista protagonista in molte famose e importanti trasmissioni Rai e Meidaset si è occupata di molti casi di cronaca, che ci dice del caso  delle bambine Angela Celentano e Denise Pipitone?

Ci tengo come premessa a dire che non ho mai preso e non prenderò mai un solo centesimo per i casi degli scomparsi. Su richiesta degli inquirenti o dei famigliari o talvolta per conto mio mi occupo di queste persone. Scatta qualcosa in me di forte e mettendo da parte l’emotività opero al meglio per arrivare ad una soluzione.

Quando uno è morto lo dico chiaramente, come ho fatto per Sarah Scazzi. Circa il caso della piccola Denise  parlai tanti anni fa con la mamma, lei è ancora viva. E l’unica persona ad averla vista realmente è stata una guardia giurata che l’ha fotografata con il telefonino .. si lei è insieme ai dei rom di lusso non quelli che chiedono l’elemosina per strada. La bambina non ricorda nulla,  potrebbe essere ora tra Milano la Spagna e la Germania. Ma sapremo un giorno all’improvviso dov’è come dissi in una passata puntata della “Vita in diretta”. Non ho la verità in tasca ma le mie sensazioni mi dicono che la signora Anna Corona centra con la sparizione della bambina.

Angela Celentano invece è stata rapita da un uomo distinto tra i 40 e i 45 anni, la ragazza è viva ma non sarà mai più ritrovata perché è stata venduta ad una coppia senza figli.

edizioni damiano

La storia di Alessia e Livia le due gemelline scomparse ha commosso il mondo per l’assurda atrocità di un disegno macchiavellico che ha portato il padre poi al suicidio, che cosa ci può dire a riguardo?

Sono una mamma e anche io ho due gemelli e vedere queste creature già dal terzo giorno dalla scomparsa con gli occhi chiusi mi ha fatto morire ma nonostante ciò sono stata molto attaccata per questo caso. Le bambine sono nel lago di Lemano o lago di Ginevra perche l’ingegner  Matthias Schepp le ha addormentate avvelenate e gettate nei due borsoni  spariti da casa.  L’unica persona che ha visto realmente l’ingegnere è stato quel signore che lo ha visto sulla riva  trascinando  i due misteriosi borsoni. Secondo il mio sentire era lui.

IMG-20160414-WA0012Per il recente caso  di Isabella Noventa  l’abbiamo vista sul fiume con gli inquirenti…

Si, venni contattata dall’ex marito mentre a Padova alle undici di sera lui mi portò un maglione le foto di Isabella il pomeriggio dopo siamo andati insieme lungo gli argini del fiume a lui ho raccontato in primis i miei flash  e immediatamente percepii che lei era morta colpita alla testa. Secondo il mio sentire il signor Freddy  Sorgato dice la verità  ovvero di averla accompagnata, ma non è stato lui. La vedevo su Piazza Insurrezione e sai perche? Perche lei comunque c’è passata perché la signora Cacco Manuela ha indossato proprio il  suo giubbino per quello l’ho sentita in quel posto. La Cacco dice la verità. Continuo a vederla con gli occhi chiusi vedo una lite. Un litigio che ha degenerato le avrebbe causato la morte, secondo le mie sensazioni il corpo è stato legato messo in un sacco nero,  le chiuse del fiume  erano  aperte  e quindi il corpo può aver viaggiato potrebbe essere finito in mare non lo escludo.

IMG-20160414-WA0006Per chiudere questa intervista le chiedo Rosemary che cosa la spinge maggiormente ovvero qual’è l’obiettivo ultimo che si prefigge nella sua attività?

Aiutare gli altri, occuparmi delle persone scomparse e del paranormale. Sono stata chiamata  a collaborare da molti inquirenti quindi essere considerata sempre di più per il mio apporto nella risoluzione dando un messaggio ulteriore al già prezioso lavoro delle forze dell’ordine.

Simonetta Alfaro

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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