Vittorio Camaiani Atelier, “MAGICO LABIRINTO, PERDERSI, RITROVARSI”
Collezione Autunno Inverno 2014/15
Terza consecutiva presenza, nel calendario degli eventi di Altaroma Altamoda, per lo stilista marchigiano Vittorio Camaiani, che nella prestigiosa location dell’Hotel Westin Excelsior di Via Veneto a Roma, ha presentato la Collezione Autunno Inverno 2014/15 dal titolo: “MAGICO LABIRINTO, PERDERSI, RITROVARSI”.
Allievo dello stilista Massimo Fioravanti, come in ogni collezione Vittorio Camaiani, guarda l’arte moderna e, in linea al filo conduttore della stagione, ha individuato nell’artista e grafico olandese Escher, il leitmotiv della sua ispirazione.
Un filo conduttore, che rivolge uno sguardo ai giardini europei, che rivelano nuove forme di labirinti, linee che corrono semplificate tra i capi, che non creano un percorso complesso ma rivelano un gioco di molteplici dinamiche, interpretazioni e doppie uscite, proposte nelle maniche di giacconi e cappotti, che offrirono la possibilità di poterli indossare in varie lunghezze.
Il concetto di labirinto ordina e disordina il pensiero, unendo linee di capi che si aprono sul retro come se la mente perdesse il senso. Uno studio ed un percorso che rivelano una collezione estremamente dinamica. Le camicie si legano tra loro con pizzo, cotone, seta ed organza ma con la possibilità di poter tornare e ritrovarsi totalmente di pizzo, cotone, organza e seta. Così, come in una sorta di perdita, ritrovamento e rinnovamento i cappotti, per metà lineari, possono diventare cappe e nel pre-sera abiti dal fronte femminili scoprono sul retro una tuta lineare.
Un gioco tra maschile e femminile non per una ormai banale confusione dei sessi, ma per sottolineare come una donna che deve spesso correre dietro ai nostri tempi può essere elegante anche in un pantalone che davanti ha tanto chiffon da sembrare un abito. Tra gli abiti da sera spicca l’abito di duchesse beige sulla cui gonna si articola un labirinto di tasselli colorati come fossero ceramiche rotte, riapplicate e ricamate.
Le forme e linee labirintiche delle applicazioni sono evidenziate da color-block e scelte cromatiche contrastanti. La collezione vede così un accostamento di neutri quali nero, beige e grigi a decisi tocchi di colore con tonalità verde chartreuse, viola, rosso porpora e turchese. Le calzature, realizzate da Lella Baldi, si muovono trasversalmente nella palette della collezione in tronchetti, décolleté e sandali in nero e doppi grigi fino a brillanti scelte bicolore per gli stivali. I contrasti sono ricercati nei toni tanto come nei tessuti e nelle lavorazioni. Intarsi sul giorno e la sera e ricami di piume e canottiglie viaggiano su calde lane boucle, jersey “punto Milano”, vigogna e cachemire e su materiali leggeri quali cotoni doppiati chiffon, crepe, duchesse di seta ed impalpabili chiffon.
Gli enigmi, le geometrie e le spirali dell’artista hanno ispirato il design futurista dell’abito “corteccia” e toccato la collezione fino a delineare incisivamente lo sviluppo dei cappelli, realizzati per l’atelier dal cappellificio Jommi Demetrio, e caratterizzare la linea dei bijoux della stagione curati da Cecilia Rosati. Collane e bracciali tubolari su cui corrono labirintiche spirali nella linea Escher e plexiglass su metallo per il bracciale “labirinto”, curvilineo quanto squadrato nella sua forma. Questi mood di collezione vengono rimarcati anche nella “labirinto” bag, nuova borsa della stagione a reinterpretazione della best seller Robin Hood con giochi di linee rette e curve, oblò, zip e doppia vestibilità a spalla e mano.
Ufficio Stampa
Together eventi comunicazione
Antonio Falanga www.vittoriocamaiani.it
No Comments