Alla Casa del Cinema tra appassionati, cultori e curiosi anche Alfonso Pecoraro Scanio
In una sera di metà luglio la Casa del Cinema a Villa Borghese può trasformarsi anche in ritrovo di appassionati e cultori di musica del Seicento, amanti del Belcanto e semplici curiosi. È quello che è accaduto ieri sera, con il concerto di presentazione dell’edizione 2020 del Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo che, con la presidenza onoraria di Anna Fendi, si terrà in diverse location del viterbese – tra cui lo splendido Palazzo Farnese di Caprarola – dal 29 agosto al 19 settembre prossimi. Ad esibirsi i giovani dell’ensemble giovanile STRADELLA Y(OUNG)-PROJECT che, sotto la guida di Andrea De Carlo – instancabile direttore artistico del festival – hanno eseguito alcuni estratti della Circe, operetta composta da Stradella – detto il “Caravaggio della musica” – nel 1668 per celebrare l’ascesa alla porpora cardinalizia di Leopoldo de’ Medici. Musiche, voci e suoni d’altri tempi che hanno attirato e incantato anche i passanti incuriositi e contenti di questo piacevole intrattenimento. Tra i primi ad arrivare Alfonso Pecoraro Scanio presidente della Fondazione UniVerde, tra l’altro promotore di una petizione presso la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per proporre all’Unesco la candidatura del Belcanto e dell’Opera Lirica Italiana quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità. E infatti Pecoraro Scanio e Andrea De Carlo si sono ritrovati a parlare di passioni e impegni comuni, dandosi appuntamento al 29 agosto al Palazzo Farnese di Caprarola per la Circe. Nella gradevole cornice l’acustica non era forse delle migliori e, infatti, come ha voluto ricordare De Carlo, Toscanini sosteneva che «all’aperto si gioca a bocce».
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