Dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Presso Palazzo Victoria, Via Adua 8, Verona
Non c’è bisogno di dimensioni grandi o di una materia pesante per trasformare un pensiero in un monumento, in un oggetto cioè destinato a commemorare un gesto, a solidificare un’idea, a ricordare una passione esemplare. A volte basta un piccolo foglio di carta o una sottile lastra di metallo – entrambi facili da governare – per rendere chiare e, allo stesso tempo, semplici ed organizzate le geometrie dei sensi. È questa l’attitudine principale che fa di Piera Legnaghi una scultrice di meditazioni immobili che si trasformano in forme dinamiche, organizzate e trattenute oltre ogni limite in uno spazio mentale prima ancora che in uno fisico. Le sue geometrie da camera sono fatte di gesti segreti che contengono già tutto l’equilibrio e l’energia di della dimensione grande: sculture piccole come unità di misura dell’intensità della sua disciplina. Un cerchio, un triangolo, una porzione di piano che si avvolge su stesso, una linea che si frammenta senza interrompersi segnano il ritmo e il peso dei suoi stati d’animo che, volta per volta si aprono e si distendono, si contraggono o sfuggono a un controllo imposto, si accendono in lampi improvvisi o si annullano in vuoti senza fine. Sono segni minimi e solitari che danno vita a una partitura di armonie silenziose. Sono calligrammi che danno forma ai discorsi a bassa voce che l’artista fa con se stessa e che non pretendono di diventare dichiarazioni fragorose. Sono piccoli monumenti labirintici in cui è dolce perdersi.
Piera legnaghi, scultrice, inizia giovanissima a dipingere approdando alla scultura negli anni 70. Fra le sculture più importanti e installazioni in luoghi pubblici,ricordiamo nel 1977 il famoso “ Strappo” nel cortile del Museo di Castelvecchio ,Verona. “La grande Signora “ alla Fondazione Umberto Severi,Maranello . Ha opere in diversi musei fra cui il MACMA Museo di arte contemporanea a Ciudad Bolivar, Bolivia, al MART di Rovereto nel parco della scultura e nella collezione permanente a Palazzo Forti, Verona. La scultura “ A Cuore Aperto” è collocata stabilmente al Museo Cavalcaselle, tomba di Giulietta, Verona e sempre nelle collezioni permanenti è da segnalare “ Underground” al Palazzo delle Albere MART di Trento e “Tensione”nella collezione permanente del museo all’aperto al MART di Rovereto. Nel 2011 ha vinto con” Slancio Vitale” il concorso per la realizzazione di un’opera all’uscita di Verona nord, commissionata dall’Autobrennero. Una delle più recenti sculture si titola “Via” ed lunga 70 metri. E’ realizzata in acciaio ed è percorribile.
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