IL CEPMC INCONTRA L’ON. LARA COMI VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PER IL MERCATO INTERNO E LA PROTEZIONE DEI CONSUMATORI.
Lo scorso 4 ottobre, il Presidente di CEPMC, nonché Consigliere Finco Incaricato per l’Europa e Pastpresident Uncsaal, Libero Ravaioli, accompagnato dalla Direzione Tecnica della Confederazione Europea dei Produttori di Materiali da Costruzione, ha incontrato l’On. Lara Comi, Vice Presidente della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e Membro della Commissione Industria, Ricerca ed Energia della Commissione Europea.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati una serie di punti sollevati dal Presidente Ravaioli, dal direttore tecnico del CEPMC, Pascal Bar, e dal Vice Direttore Finco, Anna Danzi; tra questi la necessità di mantenere la standardizzazione come un sistema volontario, richiesta che ha trovato concorde l’On. Comi.
Riguardo alla necessità di aumentare la velocità senza danneggiare la qualità degli standard, l’On. Comi ha ben compreso che le richieste dei settori tradizionali come quelli dei materiali da costruzione sono differenti dalle necessità di nuovi settori come ICT o servizi. Alla luce di ciò ha proposto di individuare un doppio percorso: il primo per i nuovi settori, dove la rapidità è essenziale, il secondo per i settori tradizionali orientati verso standard più duraturi per i quali la qualità è più importante della rapidità.
Relativamente alla necessità di definire il ruolo delle organizzazioni sociali nel meccanismo di standardizzazione, l’on. Comi ha preso atto delle preoccupazioni di CEPMC, circa queste presenze, ma si è detta certa che il loro accesso sarà tale da non interferire con i lavori tecnici
L’on. Comi ha condiviso l’idea di CEPMC di mantenere la parte principale del lavoro nel campo della standardizzazione ad un livello nazionale, anche perché ciò può facilitare il coinvolgimento delle PMI.
Preso atto che le PMI spesso hanno dimensioni troppo piccole per poter partecipare al processo di standardizzazione, l’On. Comi si è dichiarata favorevole alla presenza delle associazioni di categoria che, dopo una consultazione con gli stakeholders, possono partecipare alle procedure di standardizzazione con esperti capaci di portare, oltre alle conoscenze specifiche, anche posizioni condivise.
L’On. Comi si è inoltre dimostrata consapevole che le procedure di standardizzazione sono a volte troppo lunghe poiché i Comitati Tecnici non ricevono dalla UE supporto finanziario per la verifica tecnica degli standard. Circa questo aspetto, le Istituzioni Comunitarie vorrebbero migliorare la situazione attraverso un maggior coinvolgimento delle strutture tecniche europee, come i laboratori di Ispra.
Alla fine dell’incontro, l’on. Comi ha confermato la sua disponibilità a valutare possibili emendamenti alla regolamentazione in arrivo.
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