UN NUOVO ALLESTIMENTO AL MUSEO DELLA FONDAQZIONE ROBERTO CAPUCCI A VILLA BARDINI A FIRENZE.

“VARIAZIONI SUL TEMA DELLA CREATIVITA’:  VOLUTE E RICCIOLI, PLISSETTATURE E GEOMETRIE IN CORTO”.

Dal 9 Febbraio 2011

Volute e riccioli, plissé e linee geometriche partono dall’abito-scultura in giallo oro e fucsia – fotografato da Sham Hinchey e Marzia Messina (titolo dell’opera “Restless Sleep”) – e danno vita alle ventitre creazioni esposte in questo nuovo allestimento, che racconta una sequenza di studi e di variazioni dell’artista e inventore di stili Roberto Capucci. Va in scena una collezione di ‘corti’ geometrici, caratterizzati da riccioli ricercati, interessanti sperimentazioni sartoriali e lavorazioni innovative applicate al plissé.

Il percorso espositivo accoglie una creazione del 2009 di Roberto Capucci di particolare effetto, realizzata in omaggio al Futurismo ed esposta in anteprima nella mostra “Futurismo – Moda – Design. La ricostruzione dell’universo quotidiano” del Museo della Moda e delle Arti Applicate dei Musei Provinciali di Gorizia. La mostra, curata da Raffaella Sgubin e Carla Cerutti, ha rappresentato uno degli eventi nazionali organizzati per le Celebrazioni del Centenario del Manifesto Futurista. (Catalogo Musei Provinciali di Gorizia)

L’esposizione ospita una creazione eccezionale del 2009, la ‘Sposa in Rosso’, realizzata in un tessuto particolarissimo e unico, il mikado appositamente fornito e donato al maestro dalla Corsil Tessitura Serica Montorfano di Como. L’abito-scultura è stato presentato per la prima volta a Venezia nel marzo del 2009 in occasione della mostra “Roberto Capucci a Palazzo Fortuny e successivamente nella mostra “Sovrana Eleganza. Roberto Capucci al Castello Odescalchi” realizzata a Bracciano nel settembre 2009. Il corpino è impreziosito da un fitto ricamo di canottiglie nei toni del rosso e dell’oro,  la linea dell’abito è costituita da elementi a trapezio in due sfumature di rosso alternate, che formano una lunga coda dalle volumetrie perfette. Segni e linee di questa straordinaria creazione suggeriscono racconti originali, uno stile che contraddistingue da sempre l’opera sartoriale e artistica del maestro Capucci.

L’inspirazione di Capucci per la sua sposa contemporanea supera e reinterpreta la tradizione, rielaborando influenze estetiche che provengono da molte parti del mondo. La sposa è rossa come si usava in Europa fino alla seconda metà del ‘700 e nelle tradizioni indiana e cinese, come le fanciulle bizantine che andavano all’altare è impreziosita da ricami oro. La sposa di Roberto Capucci è una creatura dal fascino segreto che sconvolge per la sua capacità di trasformare la bellezza in una esperienza reale, creando un equilibrio complicato e meraviglioso che solo la pittura dei grandi maestri di un tempo sapeva suggerire. La donna di Roberto Capucci è sempre padrona di se stessa, è l’unica artefice del suo domani.

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