Intanto ti ringrazio di aver avuto l’umanità di chiamarmi per nome e non con il simpatico appellativo di “nazistello vigliacco”.
Anche se non devo giustificarmi di aver usato uno pseudonimo in quanto è cosa comune tra i giornalisti, Udm è uscito in quanto scrivo su un blog che fa quasi una media di ventimila accessi al giorno e sui blog, come ben sai, non ci si firma; così per abitudine ho lasciato questo nick pensando che l’amministrazione del sito ci mettesse il nome, ma non è mai stata mia cura controllare.
Leggendo il tuo articolo mi accorgo della fortuna che ho a respirare la stessa aria di chi ha la grazia e la bontà di spiegarci cosa sia lo sterminio e cosa la democrazia.
Quello che non capisco e se ho a che fare con un provocatore e a quel punto sono sciocco io a farmi provocare oppure con un novello Gerolamo Savonarola.
In effetti il tuo articolo continua ad ignorare chi fosse stato e cosa fece Erwin Rommel.
E non comprendo, ma sai sono un po’ stupido oltre che vigliacco, che nesso ci sia tra il discorso che fai su suo figlio e le presunte colpe del padre, anzi il figlio disse che la Volpe del Deserto non fu un buon nazista.
Poi paragoni Rommel a condannati a morte a Norimeberga come Borman, Jodl, Frank; Rommel non arrivò a Norimberga ma a logica: se la US Marine nel 1970 intitolò una nave a Rommel vuol dire che Rommel non era eticamente discutibile, l’unica sua colpa era di essersi trovato dalla parte sbagliata della barricata.
Se storicamente è accertato che sotto la giurisdizione di Rommel non si applicarono le persecuzioni contro gli ebrei, anzi Rommel stesso si permise di criticarle pubblicamente e che lui stesso fu costretto a suicidarsi perché fece parte ad una congiura contro Hitler; non arrivo a dire che fu un eroe ma disprezzarlo non lo merita e sicuramente gli ebrei che furono rispettati grazie ai suoi ordini di certo oggi non sono dispiaciuti… Schindler’s List Docet.
Dopo che tu, nella tua infinita magnanimità, ci hai illuminato su cosa fosse il nazismo e ritieni che esser stato nella Wermacht sia stata una colpa de facto allora io propongo di eliminare tutti i tedeschi di oggi perché figli di nazisti e per giustizia dovremmo eliminarci tutti noi perché figli di una Italia che fu più fascista di quanto fu nazista la Germania.
Lungi da me il non desiderare la democrazia ma uno scrittore che visse l’immediato dopoguerra disse che dopo la caduta del fascismo avremmo avuto bisogno di molto tempo per sconfiggere il fascismo che avevamo dentro di noi; credo che oggi le cose non siano cambiate, basta sostituire gli uccelloni e i gagliardetti con il “tormentone” buonista della democrazia ed in nome della nuova tirannia del “concetto di democrazia” si può commettere qualsiasi guerra.
David Parrini
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