EVOLUZIONISMO, CREAZIONISMO O PASTFARIANESIMO?
È doverosa riflessione e corretta attitudine scettica osservare tutto disincantatamente e non dare niente per scontato.
Il creazionismo è un concetto relegato nel pantheon delle idee antiche, antiquate ed in un certo senso scorrette.
Il creazionismo, in effetti, nel passato, imperava in modo acritico e ascientifico di modo che tutto si misurava, non sempre in buona fede, su di una stadera con le sacre scritture nell’altro piatto della stadera.
Questa attitudine fideistica non era solo cristiana ma anche musulmana; trovatemi uno scritto arabo antico e meno antico che non sia una vita del Profeta.
Ricordiamo che lo stesso Michelangelo, ben avvezzo e abile a pitturar Cristi e Madonne, fu duramente bacchettato perché si permise di fare un dipinto come “la canestra di frutta” dove il soggetto era profano in una Roma ancora preda del furore del Concilio Tridentino, che fu cosa doverosa, ma che il passo da una giusta moralizzazione ad un bieco moralismo era certo breve.
L’evoluzionismo si che era novità! Si accordava con la nuova guida che oggi sta diventando fardello: la scienza.
Muovo questa critica alla scienza non per criticarla ma per ricordare che essa è solo strumento per osservare le cose ma non per spiegarne il “perché”; la religione, la filosofia e il creazionismo stesso, invece, ci provavano. La scienza è “voyerista”; osserva una bella donna ma non la spoglia e soprattutto non la possiede.
Il Pastafarianesimo lo cito come buffa provocazione in quanto tale è il suo scopo; è un movimento semiserio di uno studente di fisica statunitense che reagisce a delle lezioni universitarie sul creazionismo non come fatto storico ma come seria, ad oggi, contrapposizione all’evoluzionismo.
Lo studente ha pensato bene di fondare una religione creazionista parossistica basata su un dio che si manifesta attraverso un piatto di pastasciutta con le polpette pretendendone pari ore di studio e lezioni come la teoria creazionista; in Olanda, paese “onnipotente” dove in nome della democrazia si può tutto (perfino essere nazisti) è stato anche concesso di farsi la foto della patente con uno scolapasta in testa in onore al dio delle polpette; personalmente proporrei, in onore alla prostituzione sacra nel culto di Baal, di sostituire le scolapasta con delle mutandine di pizzo nero.
Finiti i lazzi ed i frizzi la domanda che si pone: l’evoluzionismo è l’unica via che ci porta nel futuro?
È chiaro che la teoria Evoluzionistica di Darwin, quantomeno come concetto di base, non è discutibile; però vi sono casi nell’evoluzione animale dove la natura non ci ha messo “una toppa”; del resto tutta la concatenazione tra l’uomo e la scimmia non è stata realmente scoperta; con questo non mi permetto di mettere in dubbio che l’uomo derivi dalla scimmia ma sulla genesi dell’Homo Sapiens continuamente “ci cambiano le carte in tavola”.
Invece andiamo ad analizzare un creazionismo non come atto di fede ma come volontà o volontà della logica dir si voglia; ormai gli scienziati sono convinti che la vita sulla terra è nata “presto” dopo circa mezzo miliardi anni dalla sua nascita.
Come nasce? Tramite un meteorite bruciacchiato e quindi ignifugo che avrebbe portato “le spore” della vita; se non è creazionismo questo? In effetti la natura si evolve nella sua “intelligenza collettiva” ma non può prescindere da un gesto creazionista individuale conscio od inconscio che sia; e, soprattutto, non prescinde che la vita si evolve su di un pianeta adatto e non certo nel freddo universo.
Concludo dicendo che la comunità scientifica non nega che l’universo sia abitato, che da dichiarazioni ufficiali governative americane sappiamo, come dato di fatto, della presenza di alieni sul nostro pianeta; quindi, secondo voi, è più probabile che un meteorite nell’arco di mezzo miliardo di anni abbia, soddisfando mille condizioni, portato alla cieca vita sulla terra o che qualche volontà intelligente lo abbia scientemente fatto? Ribadisco ancora: se non è creazionismo questo!
Udm
No Comments