Roma: 1889-1960
Una capitale allo specchio
Gianni Borgna
Antonio Debenedetti
Formato cm 19 x 25
Pagine 288
Illustrazioni 200 circa
Prezzo € 39,00
Editore Mondadori
In libreria febbraio 2010
In collaborazione con Cinecittà Luce
Un affresco della cultura della capitale che parte dalla Roma di fine Ottocento – descritta nel Piacere di D’Annunzio- e arriva alle immagini della Dolce Vita di Fellini, agli anni sessanta del Novecento. Uno specchio puntato sulla storia di uno dei periodi più affascinanti dell’evoluzione della città.
Il volume racconta la tumultuosa trasformazione di quegli anni, attraverso i ricchi testi degli autori, impreziositi da contributi quali quelli di Raffaele La Capria, Gian Luigi Rondi, Giovanni Sabbatucci e Lucio Villari e affiancati da un corredo iconografico in buona parte inedito.
Da centro relativamente piccolo, anche se capitale dello stato, Roma è diventata in breve tempo una metropoli di due milioni di abitanti; da luogo appartato rispetto alle realtà italiane più dinamiche si è convertita in un centro culturale di prima importanza.
I sessant’anni di questa trasformazione sono presi in esame attraverso gli eventi e i fenomeni più significativi che l’hanno segnata, spaziando dalla cultura “alta” alla politica e al costume. E’ infatti in questo eccezionale crocevia di stimoli e fermenti culturali che sorgono nuove riviste, si affermano narratori e drammaturghi, attori, registi cinematografici, pittori, figure divenute simbolo della storia di Roma. Lo stesso ruolo della politica, si intreccia a una vitalità di idee e di presenze capace di affascinare anche a decenni di distanza.
I temi affrontati nel volume sono spaccati che riguardano la letteratura, l’arte, il cinema, la scienza, l’urbanistica e l’amministrazione pubblica. Decennio dopo decennio scorrono storie di illustri personaggi che hanno fatto grande la città: da Pirandello a Gadda, da Gentile a Piacentini, da Guttuso a De Chirico, da Cardarelli a Ungaretti, da Mascagni alla Callas, da Visconti a Fellini e a Pasolini. Mille voci di una città che si intrecciamo in una trama feconda e irripetibile di scambi e di arricchimenti reciproci.
Alla presentazione romana del libro presso il Circolo Canottieri Aniene, merita ricordare lo splendido affresco che ne da Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera soffermandosi su un periodo assai tormentato per la nostra storia e per la nostra città, l’epoca fascista. Mussolini sostiene, ha dato a quella Roma un proletariato, con le periferie e un hinterland ben definito ma soprattutto ha inculcato nella testa degli italiani l’idea di Roma capitale tanto che Roma fin da subito divenne la capitale culturale e un grande polo di attrazione. Pensiamo solo alle grandi celebrità che vi soggiornarono, Emile Zolà, Guglielmo Marconi, Matilde Serao e molti altri ancora. Oggi Roma è una città avvolgente e accogliente, consapevole per chi vi transita o per chi vi permane di vivere in una realtà nient’affatto razzista.
Antonio Debenedetti, è nato a Torino nel 1937 e vive a Roma. Ha esordito con la raccolta di poesie Rifiuto di obbedienza. Con Un giovedì, dopo le cinque ha vinto il Premio Cesare Pavese ed è stato finalista al Premio Strega. Da molti anni scrive sul “Corriere della Sera”.
Gianni Borgna, si è laureato in filosofia all’università di Roma La Sapienza, della quale successivamente è divenuto docente insegnando Storia e Critica del Film. È titolare della cattedra di Sociologia della Musica presso la facoltà di Lettere dell’università di Tor Vergata. Ha ricoperto varie cariche pubbliche. Dal 1993 al 2006 è stato assessore alla Cultura del Comune di Roma. Dal dicembre 2006 è presidente della Fondazione Musica per Roma.
Simonetta Alfaro
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