CHI C’E’ DIETRO L’UOMO VITRUVIANO?

 

L’Uomo Vitruviano è un’icona che da secoli accompagna l’umanità.

Pochi sanno che dietro l’Uomo Vitruviano vi è un altro uomo che, quando distogliamo lo sguardo, è pronto ad avvinghiarsi a noi ed ad avvincerci.

Andiamo per ordine: l’uomo antico nuotava serenamente nella propria follia in una piscina di dei olimpici bevendone l’acqua e risputandone l’ego.

L’uomo successivo all’antico era dimentico di se per sopravvivere al Medioevo nuotando in vasche di notti stellate in cerca di Dio.

Successivamente nasce l’Uomo Vitruviano, invenzione atta a delegare la follia umana a colui che ne sta dietro.

Questa invenzione ci ha portato fino alla modernità; l’alter ego dell’Uomo Vitruviano si è ammantato, a seconda dell’epoca, di tonache e di armature fino al ‘900 nel quale indossava divise in tinta a libri neri o rossi.

Che fine ha fatto oggi colui che sta dietro l’Uomo Vitruviano?

Lo vedo seduto in poltrona, provo a parlargli ma non ha orecchie, provo a mostrargli ma non ha occhi.

Esaminandolo egli possiede due cavi coassiali Tv al posto dei bulbi oculari, una presa SCART sull’ombelico ed una presa ethernet sulla nuca.

Egli ha spostato il nostro soggiorno in Facebook, l’angolo cottura in RAI, il bagno in Mediaset e la camera da letto in Sky apparecchiandoci la tavola con un piatto catodico ed una forchetta telecomando.

Costui prega risultati calcistici, minaccia nomine per partecipanti alla “casa” e predica consigli per gli acquisti di improbabili vetture allo scopo di curare il nostro ego.

Colui che sta dietro l’uomo Vitruviano, cioè dietro di noi, non si avvinghia più a noi con le braccia, come nel passato, ma il suo abbraccio è un fascio di fili telefonici per arrivare ad una moderna e invisibile stretta di connessioni wireless.

Credo che dovremmo riscoprire Leonardo per capire come liberarsi da questi due potenti tratti di segno alchemico che furono vergati alla nostre spalle.

 

David Parrini

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