ANCORA ALCUNE RIFLESSIONI …TEMA ROMMEL E NON SOLO.
Rileggendo a freddo l’ultimo articolo che ho scritto mi sento di dovermi scusare con Giorgio per il mio scortese tono polemico. Francamente quel post su Rommel è andato su un blog che fa molti accessi e nessuno ha detto niente; però va detto che questo è uno spazio di gente impegnata l’altro è un luogo digitale molto frequentato ma da distratti e poco impegnati; in altra parole la media italiana. Quello che cerco di capire, magari sbaglio io… il problema non è difendere Rommel, non me ne viene di certo nulla in tasca, non capisco perché tanta gente si riempie la testa e la bocca di tanti bei concetti e parole poi aggredisce la memoria di un uomo che qualcosa ha provato a fare se non per migliorare il mondo, quantomeno per ridurre i danni. Ripeto a me di Rommel mi interessa poco ma è un pretesto per capire. Non mi riferisco a Giorgio ma ho avuto mail di gente che mi ha insultato dandomi nel nazista, terrorista e servo di Berlusconi. Che qualche mente “scomposta” vaghi insultando chi capita passa, però il paradosso è che queste menti aggrediscono chi la pensa diversamente da loro (peraltro solo su alcune cose) in nome di un buonismo… tale buonismo non mi avversa se veramente applicato.
Se vogliamo mettere da parte Rommel possiamo parlare del Chè, figura che ammiro, quantomeno per la sua coerenza, anche se non credo nella violenza e nell’imposizione di un ideale seppur ugualitario.
Se parlassi del Chè sarei insultato da quelli di destra? Cosa direbbero quelli di sinistra? Io credo che siamo tutti vittime sotto lo stesso cielo di un sistema di potere, che certo esula dalle sciocche e vetere camarille di dx o sx e che parte da oltre manica e che ci sta soffocando; riflettiamo sul fatto che sul panfilo della Regina Elisabetta, nei primi anni ’90 nel porto di Napoli, ci salirono tutti di tutti gli orientamenti politici a prendere ordini sul nuovo mondo post sovietico; riflettiamo che in Grand Bretagna le riforme di dx le fecero fare alla sx e pensiamo a come uscire insieme da questo empasse senza farci manipolare le menti da chi usa la finanza come grimaldello per scardinare l’intera società con la scusa dell’idea di democrazia.
David Parrini
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