L’ARTE IMMAGINIFICA DI ROBERTO PANZA ALLA MIRAFIORI GALERIE DI TORINO.

In mostra 30 coloratissime opere materiche dipinte, macchiate e poi sgocciolate con acrilici, tempera, vernici, carboncini e resina vinilica che creano suggestioni in chiave “new pop” citando personaggi appartenenti all’immaginario popolare, quali Mickey Mouse, le pin-up anni ’50 e la bocca dei Rolling Stones.

Dal 14 gennaio al 6 febbraio l’energia e l’ironia di Roberto Panza animeranno la Mirafiori Galerie con la mostra HIC ET NUNC: circa 30 coloratissime opere materiche dipinte, macchiate e poi sgocciolate con acrilici, tempera, vernici, carboncini e resina vinilica che creano suggestioni in chiave “new pop” citando personaggi appartenenti all’immaginario popolare, quali Mickey Mouse, le pin-up anni ’50 e la bocca dei Rolling Stones.

Con la propria tecnica Panza “onora” l’esperienza accumulata nell’ambiente della moda e del design, le sue opere infatti sono tele e pannelli elaborati con l’uso di materiali riciclati o di recupero, come il tessuto jeans, il cotone delle t-shirts, la carta stropicciata e appallottolata e il cartone assemblato; mentre il suo stile è frutto di una sapiente rielaborazione di diversi medium contemporanei: sprazzi di cinema e pubblicità che sbucano dalle sue tele.

E la composizione, ricca e volumetrica, pittoricamente innovativa nel gioco della materia e della silhouette ripetuta, così come nel taglio cinematografico, ci racconta di un giovane artista figlio del suo tempo, con una grande consapevolezza della cultura del passato, pronto ad entrare nel futuro portando con sé, elaborato, solo il meglio del genio di chi l’ha preceduto.
Panza ha lo sguardo ironico e disincantato di chi ha molto viaggiato e conosciuto, un nomadismo culturale che è la cifra della sua novità: una sintesi di passato, presente, futuro e una fusione di lontano e vicino.

Il qui e ora di Roberto Panza colpisce i sensi e l’intelletto e permette, lontano da ogni concettualismo così caro ai giovani artisti contemporanei, l’interpretazione personale di chi si pone di fronte alle sue opere.

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