PRESEPE VIVENTE NEI PICCOLI CENTRI.

ARCINAZZO RINNOVA DA 18 ANNI LA RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITA’.

Il periodo natalizio richiama in molti paesini italiani l’evento della nascita di Gesù, ed è per queste piccole realtà un modo per evocare in concreto, con rappresentazioni reali l’evento del Salvatore tradotto in chiave locale, per sottolineare non solo l’origine povera del futuro Cristo risorto, ma un paesaggio che fonde l’idea di S.Francesco (quella del presepe), che si esprime con gente genuina recitando in un rigoroso  dialetto locale.

Nasce così ad Arcinazzo Romano, un piccolo paese montano in provincia di Roma,  l’idea del presepe vivente, per festeggiare i cento anni di Arcinazzo,  che sino al 1992,  si chiamava Ponza d’Arcinazzo e prima ancora Ponza (con la o aperta) per non confondersi col nome dell’omonima Isola di Ponza.

Gli organizzatori di questa rappresentazione hanno coinvolto, per circa 18 anni circa 200 figuranti che si sono mescolati nelle stradine del paese in un itinerario che si conclude nella grotta che ospita oltre all’ultimo nato nel paese, due figuranti Giuseppe e Maria, un vero bue ed un altrettanto reale asinello.

Anche quest’anno l’Associazione Culturale “Ser Cola Bactista”, organizza ad Arcinazzo Romano (prov. Roma) la rappresentazione Vivente della Natività.

L’atmosfera  surreale di una Betlemme antica è rafforzata dalle tappe che caratterizzano il percorso, nelle quali si potrà assaporare il clima natalizio,  rappresentato nelle locande, nelle botteghe, tra i pastori, nelle famiglie di un tempo, con i costumi locali.

La manifestazione inizia in Piazza S. Lucia dove verrà presentata l’annunciazione dell’angelo a Maria e la visita di Maria a S. Elisabetta. Subito dopo sfileranno prima i Re Magi e poi circa 200 figuranti che andranno a prendere posto nelle cantine e nelle locande, dove verranno rievocati e rappresentati i lavori artigianali della vita domestica e contadina.

Terminata la sfilata dei figuranti Giuseppe e Maria a cavallo di un asino, si incamminano facendo tappa in tutte le locande e cantine lungo tutto il centro storico di Arcinazzo, e “rifiutati negli ‘alberghi’ pieni”, come vuole la tradizione, giungeranno alla capanna dove verrà rievocata la natività e dove i pastori e i Re Magi renderanno omaggio a Gesù Bambino.

Questo scenario, a volte viene sublimato, dal paesaggio nevoso – se si capita nel periodo in cui cade la neve – con nello sfondo molti lumicini, che posizionati in lontananza sembrano stelle vere. La musica delle cornamuse, con zampognari reali, completa la cornice suggestiva e coinvolgente.

Subito dopo tutti i visitatori e turisti che parteciperanno alla rappresentazione, si accoderanno a Maria e Giuseppe, e anche loro strada  potranno gustare e ammirare in diretta le scene rappresentate. Una voce narrante sarà diffusa per le stradine del paese e accompagnerà, insieme ad una musica di sottofondo, tutto il tragitto, raccontandolo e interpretando la storia della natività.

Questa manifestazione richiede un programmato e meticoloso lavoro preparatorio e un elevato impegno, poiché crea le condizioni, nel centro storico, adatto all’evento cristiano. Questo fa si che l’intera comunità di Arcinazzo, in circa tre mesi di lavoro che precedono la manifestazione, collabora con l’Associazione per la buona riuscita della stessa, curando le piazzette del centro storico e le vecchie cantine per trasformarle in botteghe, locande, focolari domestici, dove vengono rievocati i vecchi mestieri artigianali e contadini di un tempo, i costumi, gli arnesi e gli arredi dell’antica vita quotidiana.

Straordinaria è la partecipazione dei giovani, che oltre come figuranti, si prodigano nell’importante lavoro preparatorio, rivivendo e riscoprendo così la cultura delle tradizioni locali. La rappresentazione, gli scorsi anni, ha richiamato, in un crescendo, migliaia di visitatori e turisti che hanno espresso giudizi altamente positivi.

Programma

La manifestazione, giunta alla XVIII^ edizione, si svolgerà nel centro storico di Arcinazzo, nei giorni 26 dicembre 2010 e 2 gennaio 2011 alle ore 17.30, in un clima medievale, con la partecipazione di centinaia di figuranti che ci faranno rivivere, nella semplicità della vita contadina di un tempo, il grande evento della nascita di Gesù.

G. De Santis

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