“TEATRO DEL SOGNO DA CHAGALL A FELLINI” UNA MOSTRA INSOLITA PER IN VIAGGIO SENZA TEMPO NEL MONDO DELL’INCONSCIO.

a cura di Luca Beatrice

Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria
25 settembre 2010 – 9 gennaio 2011

L’universo onirico è stato ed è il contenitore dal quale attingere per interpretare le utopie e le fantasie che hanno accompagnato i desideri e le sfide dell’uomo moderno. Con la psicanalisi di Sigmund Freud, il sogno, o meglio l’inconscio, già introdotto come riflessione teoretica da Cartesio, Locke e Leibnitz, diventa la modalità espressiva del pensiero irrazionale, ora esplicitato e analizzato nelle sue modalità latenti o manifeste, tra censure e incomunicabilità. Nel campo delle arti visive, il sogno è stato il teatro di scenografie – surreali e fantastiche – che si sono tradotte in opere d’arte fortemente simboliche. L’introspezione psichica ha potenziato l’immaginazione degli artisti dando il via a nuove forme di espressione artistica.

Le teorie dell’inconscio di Freud, riassunte in quello che viene definito il “testo d’avvio” della psicanalisi (L’interpretazione dei sogni, 1899), aiuteranno André Breton nella stesura del Manifesto (1924) del Surrealismo così definito: “Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale”.

Il sogno è il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso l’immaginario estetico degli artisti scelti da Luca Beatrice per costruire il percorso espositivo di una mostra che intreccia il Simbolismo di inizio Novecento con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” con alcune delle più suggestive espressioni del cinema.

Le opere di questi artisti prenderanno posto come su un palcoscenico, allestito negli spazi espositivi della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Alcuni dei più rappresentativi esponenti del movimento surrealista insieme agli artisti che nel cuore del Novecento si sono misurati con il mondo dell’inconscio – Marc Chagall innanzitutto e poi Salvador Dalì, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Max Ernst, Renè Magritte, André Masson, Joan Mirò, Man Ray, Alberto Savinio, Yves Tanguy, Fernando Botero – dialogheranno con le prime esperienze visionarie legate al sogno, presenti in mostra con opere di Umberto Boccioni, Arnold Böcklin, Paul Klee, Max Klinger, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, mentre il panorama contemporaneo farà da compendio al tema con le esperienze pittoriche della Transavanguardia italiana e internazionale – Sandro Chia, Mimmo Paladino, Julian Schnabel, David Salle – e le suggestioni proposte da video, installazioni e sculture di artist-star del nuovo millennio – Jan Fabre, Damien Hirst, Tony Oursler, Pinot Gallizio.

Particolarmente rappresentativa è la presenza di Chagall, di cui sono esposte 6 opere di grande impatto e qualità pittorica, interpretando così, insieme a Fellini uno dei ruoli principali nel Teatro del Sogno che Luca Beatrice metterà in scena a Perugia, tra arti figurative e cinema.

Una parte fondamentale dell’esposizione sarà infatti dedicata al cinema: il surrealismo di Luis Buňuel, l’assurdo di Samuel Beckett, “Sleep “di Andy Warhol e la sua controparte odierna di Sam Taylor Wood, “Spellbound” (Io ti salverò) del 1954 di Alfred Hitchcock – la cui sequenza del sogno è stata realizzata da Salvador Dalì – con un importante omaggio a Federico Fellini, di cui, oltre ai film “I clown” e “La città delle donne”, verranno proposti manifesti e disegni originali del suo famoso “Libro dei sogni”.

Con questa esposizione Perugia conferma la propria vocazione a palcoscenico d’arte internazionale e metatemporale proponendo, per il prossimo autunno, un’esposizione dedicata all’arte contemporanea (storicizzata e non) che volutamente fuoriesce dal binario in gran parte già percorso – e con grandissimo successo – dei maggiori interpreti della pittura e della scultura umbra (Arnolfo di Cambio, Perugino, Pintoricchio, Cerrini). La mostra perugina corona un percorso iniziato “intra moenia” già da alcuni anni e volto alla ricerca di una nuova identità culturale, aperta ad accogliere le sollecitazioni provenienti dal fermento che attraversa la società contemporanea in tutti i settori della cultura: arte, letteratura, cinema, architettura ecc. Una mostra, dunque, che rivela un “sogno” in procinto di diventare “realtà”.

La mostra è promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’organizzazione è affidata a Civita e la realizzazione del catalogo all’editore Giunti.

Informazioni e prenotazioni
www.mostrateatrodelsogno.it
199.151.123

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