Ancora numerose le manifestazioni con equidi organizzate in violazione dell’ordinanza del Ministero della Salute.
Sarebbe giunto alla 33esima edizione il palio di Sant’Atanasio previsto per domenica 17 maggio, una corsa di cavalli e asini ispirata al palio di Siena e organizzata dall’omonima parrocchia nel quartiere Pietralata.
Ma quest’anno non si è corso grazie alla diffida della LAV alla quale ha fatto seguito un sopralluogo del Servizio Veterinario della ASL Roma B, effettuato congiuntamente alla Polizia locale di Roma Capitale, per la verifica del rispetto dell’Ordinanza del Ministero della Salute che disciplina le manifestazioni pubbliche e private nelle quali vengono utilizzati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati.
L’inadeguatezza della pista e l’assenza delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente in materia ha portato al diniego del parere favorevole e quindi all’annullamento della corsa.
“Solo grazie alla nostra diffida, il Servizio Veterinario della ASL Roma B veniva a conoscenza della manifestazione” – ha dichiarato Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi LAV – “Ciò significa che per ben quattro anni questo palio è stato corso in totale violazione dell’Ordinanza ministeriale, attualmente l’unico strumento a tutela degli equidi impiegati in ‘spettacoli’ che possono mettere a repentaglio la vita degli animali e anche degli spettatori. Purtroppo il Palio di Sant’Atanasio non è un caso isolato. Sono ancora moltissime le manifestazioni con equidi che vengono organizzate senza i minimi requisiti di sicurezza e in aperta violazione della predetta Ordinanza. Invitiamo i cittadini a segnalarci le manifestazioni sospette di essere irregolari in modo da poterle bloccare, nell’attesa di vederle definitivamente sparire”.
Nella sua diffida la LAV aveva anche sollecitato il rispetto dell’articolo 16 del Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali che vieta su tutto il territorio qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento effettuato con o senza scopo di lucro che contempli l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche, ed aveva evidenziato che il maltrattamento degli animali coinvolti nella manifestazione potrebbe comportare l’applicazione dell’articolo 544 ter e quater del Codice penale.
“Speriamo che questa sia stata l’ultima edizione dei festeggiamenti in onore del santo patrono con malcapitati animali come protagonisti e che i festeggiamenti possano proseguire ma senza l’utilizzo di equidi o di qualsivoglia animale - ha dichiarato il settore Equidi della LAV di Roma, che ha monitorato fin dall’inizio lo svolgimento della manifestazione.
No Comments