Corna recise e fiumi di sangue: le guardie zoofile OIPA Brescia sequestrano un allevamento con 348 vitelloni mutilati.
“La tortura inflitta a questi vitelloni testimonia come, nonostante siano esseri viventi e senzienti, gli animali da reddito destinati al macello siano considerati come oggetti alla mercè dell’essere umano – ha sottolineato Silvana Confente, medico veterinario OIPA – Il dolore inflitto tagliando le corna è pari a quello che potrebbe provare un essere umano a cui viene amputato un arto senza anestesia, infatti il tessuto corneo di rivestimento oltre le prime tre settimane di età presenta una parte ossea che si estende dal cranio ed è innervato, quindi tale pratica provoca lesioni psicofisiche e gravi sofferenze. E’ quindi incredibile che tutto ciò sia stato definito “prassi aziendale””.
La prassi aziendale era tagliare gli abbozzi corneali dei bovini ben oltre le tre settimane di vita previste dalla legge
A seguito di una segnalazione, le guardie zoofile OIPA Brescia hanno effettuato un sopralluogo per un controllo amministrativo in una cascina agricola nel comune di Chiari (BS). All’interno dell’azienda erano presenti in totale 348 vitelloni, 10 dei quali si trovano in un recinto la cui lettiera era intrisa di sangue che fluiva anche all’esterno e avevano il capo coperto di sangue.
Le guardie zoofile hanno potuto appurare che agli animali erano stati appena recisi gli abbozzi corneali, tanto che dalle ferite il sangue usciva ancora copiosamente. Gli operatori, che si sono giustificati definendola “prassi aziendale”, stavano infatti utilizzando una sega a lama rotante per tagliare indistintamente tutte le corna dei vitelloni che, per eseguire l’operazione, venivano condotti in un corridoio e bloccati con una barra metallica posta sopra la loro testa. Gli animali reagivano alla dolorosissima e traumatica operazione scalciando, dimenandosi e muggendo disperatamente. Nell’area adiacente erano inoltre presenti altri 25 vitelloni, anch’essi insanguinati, a cui le corna erano state recise nei giorni immediatamente precedenti.
Il veterinario Asl convocato sul posto ha confermato che la cauterizzazione degli abbozzi corneali è vietata trascorse le prime tre settimane di vita dell’animale, oltre a richiedere espressamente la presenza di un veterinario per tutta la durata dell’attività come previsto dall’art.2 comma 1 del D. Lgs n°146 del 26 marzo 2001 relativa alla protezione degli animali negli allevamenti e richiamata anche nella nota esplicativa sulle procedure per il controllo del benessere animale negli allevamenti di vitelli del Ministero della Salute del 25 luglio 2006.
Gli animali mutilati avevano tutti un’età compresa tra le 31 e le 56 settimane, di conseguenza le guardie zoofile OIPA Brescia hanno ritenuto che tale pratica configurasse il reato di maltrattamento di animali (art. 544 ter C.P.) e hanno disposto il sequestro preventivo, già convalidato dalla Magistratura, dell’intera area, animali inclusi.
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