EURO 2012. RAPPRESENTANTI UCRAINI NEGANO LA STRAGE DI RANDAGI.

 

Le associazioni Enpa, Lav, Oipa, Volontari del Canile di Porta Portese definiscono deludente e surreale l’incontro avuto lo scorso 17 aprile con rappresentanti dell’Ambasciata Ucraina in merito alla strage di randagi perpetrata in vista di Euro 2012, al punto che daranno mandato ai propri legali di valutare l’opportunità di avviare le dovute azioni legali per diffamazione.

 

Il Consiglio Comunale di Roma, votata una mozione in cui si chiede lo stop al massacro sistematico di cani e gatti randagi, aveva ottenuto un appuntamento con l’Ambasciatore per una delegazione comprendente, oltre ai rappresentanti capitolini – Alessandro Cochi, delegato per le Politiche Sportive; Andrea De Priamo, presidente Commissione Ambiente; Monica Cirinnà, consigliera capitolina; Federico Coccia, delegato del Sindaco alla salute degli animali e Tetyana Kuzyk, consigliera aggiunta – anche i presidenti delle maggiori associazioni animaliste italiane Enpa, Lav, Oipa, nonché Volontari del Canile di Porta Portese.

 

Primo sgarbo: l’Ambasciatore è assente, impegnato, a dire del funzionario di II° livello che lo sostituisce, in “affari importanti”. Fin qui la forma. Ma la sostanza sarebbe esilarante se non fosse tragica.

 

Il funzionario di II° livello infatti prima elenca la bontà delle leggi ucraine di tutela degli animali, che evidentemente non hanno trovato una sola applicazione. Poi chiede alla delegazione presente di produrre un documento sui fatti che da mesi invadono, drammaticamente documentati con foto, filmati e testimonianze, l’intera rete, come se scoprisse il problema in quel momento. Infine si spinge a dire che la strage dei cani potrebbe essere una montatura messa in piedi per finalità politiche. Dimentica, l’ignaro funzionario, che anche il Ministro dell’Ambiente ucraino ha denunciato dall’interno la strage dei cani, che indigna il mondo e la parte più sensibile della popolazione di quel Paese.

 

Vista l’assoluta inutilità di continuare il colloquio con un interlocutore palesemente ostruzionista la delegazione e le Associazioni ribadivano il loro impegno a continuare la mobilitazione a favore dei cani, annunciavano ogni forma possibile di boicottaggio degli Europei e davano appuntamento alla grande manifestazione nazionale del prossimo 5 Maggio a Roma in piazza del Pantheon, già autorizzata dalla Questura.

 

Da censurare con assoluta fermezza il comportamento della consigliera comunale aggiunta per l’Ucraina, signora Kuzyk la quale, ai microfoni di Striscia la notizia e in presenza di tutti ha affermato che “quello che accade in Ucraina accade anche in Italia.” Ci auguriamo che il Comune di Roma censuri una tale affermazione che tende a gettare discredito su un Paese da anni impegnato nella tutela degli animali. Per parte loro le Associazioni daranno mandato ai propri legali per valutare l’opportunità di procedere per diffamazione e calunnia contro le irresponsabili e denigratorie asserzioni della disinformata consigliera.

 

Il funzionario di II° livello dell’Ambasciata ha tentato di difendere il proprio Paese affermando che l’Ucraina aveva aderito alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia. Peccato che tale firma risalente al 5 luglio 2011 non sia stata seguita dal necessario atto di ratifica e quindi di entrata in vigore a livello nazionale e, quindi, tale firma è purtroppo al momento inutile.

 

Le associazioni animaliste hanno quindi indetto per sabato 5 maggio dalle ore 10:00 in Piazza del Pantheon a Roma una manifestazione nazionale di protesta.

 

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