Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ Autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Anoilaparola, che rimane autonoma e indipendente.
Quello che mi arrovella non è il risultato delle primarie ma la voglia di sentirsi adeguati riuscendo a guardare in faccia la realtà.
In tanti ancora credono ingenuamente e senza riserve alla politica, credono che votando qualcosa e soprattutto non votando qualcos’altro l’Italia torni ad essere, quantomeno, quella, tutto sommato spensierata, del passato, magari migliorata un po’… e tanto basta…
In realtà, pur esortando ad esercitare tale prerogativa, il voto, bisogna comunque crescere aderendo alla realtà per arrivare alla verità: la politica, anche senza l’antipolitica, è morta o giù di lì; siamo ormai in una elastica se non gommosa dittatura.
Ogni politico che andrà al governo dovrà chinar il capo ad altri ed alti poteri ed interessi, insomma il politico e la politica faranno da maggiordomo e da cameriera.
È una prospettiva triste soprattutto perché non è stata compresa ancora da tutti quando mi sento dire banalità del tipo: “Renzi non è neanche di sinistra…”.
Si dovrebbe prender coscienza almeno dei fatti, appoggio all’intervento NATO in Libia docet, Bersani è un ottimo maggiordomo in primis per il forte appoggio al “ciambellano” Monti.
Questa sinistra italiana, come quella inglese, è diventata il baluardo del sistema strategico economico che comanda nel mondo: quello anglosassone. Questo appoggio si esplica in un concetto svilito ed inflazionato di uguaglianza e soprattutto democrazia tutelato dal braccio: la NATO.
È curioso il paragone tra un Bersani che difende a spada tratta l’esecutore del recupero crediti per il nostro paese, Monti, per il pagamento della nostra quota del nuovo e pericoloso giocattolo chiamato Scudo Spaziale e l’odiato Cavaliere che è stato sempre pesantemente attaccato e denigrato dal Potere Anglosassone non solo per i suoi evidenti conflitti di interesse ma anche perché è stato un buon piduista ma un pessimo maggiordomo.
David Parrini
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