PERRERAS OVVERO I LAGER LEGALIZZATI IN SPAGNA DOVE OGNI ANNO CON LE MODALITA’ PIU’ CRUDELI VENGONO UCCISI MIGLIAIA DI ANIMALI.
QUESTA LETTERA RIAPRE IL CASO E STRISCIA LA NOTIZIA CI SEGUE E MANDA IN ONDA LE ORRIBILI IMMAGINI.
“Sono un impiegato del “Controllo Animale” in un piccolo paesino. Ho 35 anni e lavoro per il municipio, con varie mansioni, fin da quando frequentavo la scuola media. Sì, sopprimo cani e gatti per guadagnarmi la vita. Qui non c’è molto lavoro e lavorare per il comune significa guadagnare bene, soprattutto per una persona come me che non ha fatto studi superiori. Sono la persona su cui tutti voi scrivete cose orribili. Sono io quello che ammazza cani e gatti facendoli soffrire. Sono io quello che raccoglie i loro corpi senza vita, che emanano odore di monossido di carbonio, e li butto dentro quelle borse di plastica nere. Però sono anche quello che odia il suo lavoro e odia quello che deve fare. Tutti voi che mi giudicate, non fatelo. Dio mi sta già giudicando e io sono consapevole che andrò all’inferno. Non voglio mentire, è un lavoro infame, crudele e io mi sento come un assassino seriale. Però non sono totalmente colpevole; se la legge rendesse obbligatoria la sterilizzazione degli animali, molti di questi cani e gatti non sarebbero qui a farsi sopprimere da me. Sono il demonio, ma voglio che tutti voi conosciate anche l’altra faccia dell’ “uomo delle camere a gas”. In generale, il centro antirabbica compie le soppressioni nelle camere a gas il venerdì mattina.
Il venerdì è il giorno più atteso dalla maggior parte delle persone, ma per me è il più odiato e vorrei sempre che il giorno si fermasse il giovedì notte. Ogni giovedì, a notte inoltrata, quando non c’è nessuno, il mio amico ed io andiamo in un fast-food e spendiamo 50 euro in hamburger, patatine fritte e pollo. Ho l’obbligo di non alimentare i cani il giovedì perché mi dicono che poi la camera a gas diventa un porcile e sarebbe uno spreco di cibo. Così, ogni giovedì notte, con la luce ancora spenta, vado nella stanza più triste che ciascuno di voi possa immaginare, e lascio che i cani e i gatti condannati a morte escano dalle loro gabbie. Il mio amico ed io apriamo le buste degli hamburger e dei sandwich di pollo e li diamo a questi cani affamati e magri. Ingoiano il cibo talmente in fretta che credo non sappiano neanche di che cosa sanno. Muovono le code e alcuni non mangiano, si mettono a pancia all’aria perché gli accarezzi il pancino. Iniziano a correre, a saltare e ci baciano. Vanno a mangiare un po’ e poi tornano vicini a noi. Ci guardano tutti con confidenza e speranza, le loro code si muovono così rapidamente che alla fine ho le gambe piene di lividi. Divorano la pappa…e poi sono pronti a divorare un po’ di pace e amore. Io e il mio amico ci sediamo sul pavimento, sudicio e macchiato di pipì, lasciamo che ci saltino addosso, che si mettano seduti sulle zampine posteriori per giocare con noi e anche fra di loro. Alcuni si leccano a vicenda, però la maggior parte rimane appiccicata a me e al mio amico. Guardo negli occhi ogni cane. Ad ognuno do un nome. Non moriranno senza avere un nome. Ad ognuno di loro dedico 5 minuti di amore e coccole incondizionate. Gli parlo e gli dico che mi dispiace molto che domani agonizzeranno a lungo, che moriranno in modo spaventoso e cruento dentro la camera a gas. Alcuni muovono le testoline per cercare di capire quello che sto dicendo. Gli dico che andranno in un posto migliore, li prego di non odiarmi. Gli dico che so che andrò all’inferno, ma che loro potranno giocare con tutti gli altri cani e gatti in cielo. Dopo circa 30 minuti, prendo i cani e li metto nelle loro gabbie stracolme di feci; li accarezzo e solletico il loro mento. Alcuni mi danno la zampa e io voglio solo morire. Chiudo le gabbie e chiedo ad ognuno di loro di perdonarmi. Dormiranno col pancino pieno e una falsa sensazione di sicurezza. A quel punto, sono le 5 del mattino, mancano 2 ore al momento in cui farò morire asfissiati i miei amici nella camera a gas. Vado a casa, mi lavo, prendo le mie 4 pillole contro l’ansia e mi metto in macchina per tornare al lavoro. Non mangio, non posso mangiare. E’ arrivato il momento di mettere questi animali nella camera a gas. Mi metto i tappi nelle orecchie per non sentire i rumori e quando vado a prendere i cani e i gatti…mi saltano addosso x baciarmi, pensano che giocheremo ancora insieme. Li metto nella gabbia mobile e li porto alla camera a gas. Loro non sanno nulla, ma possono sentire l’odore della morte, della paura. Iniziano a gemere appena li metto nella camera a gas. Il mio capo mi chiede di metterne il maggior numero possibile per risparmiare il gas. Mi osserva. Sa che lo odio, che odio il mio lavoro. Faccio quello che mi chiede. Lui guarda come tutti i cani e i gatti (tutti ammucchiati) si mordono e gridano. Il suono è ammortizzato dai tappi per le orecchie. Lui va via, io prendo il gas e mi allontano il più rapidamente possibile. Vado verso il bagno, prendo uno spillo e mi buco fino a sanguinare. Perché lo faccio? Perché il dolore e il sangue cancellino dalla mia mente quello che ho appena fatto. Dopo 40 minuti devo tornare per ritirare le carcasse. Prego perché nessuno sia sopravvissuto, cosa che succede quando metto troppi animali nella camera a gas. Li raccolgo con i guanti e l’odore del monossido di carbonio mi urta come quello del loro vomito, del loro sangue e dei movimenti involontari dei loro corpi. Li prendo e li metto nelle borse di plastica. Dico a me steso: “Ora sono in cielo”. Dopo pulisco tutta la sporcizia che TUTTI VOI avete prodotto per non aver voluto sterilizzare i vostri animali. La sporcizia che TUTTI VOI avete prodotto per non aver preteso che questo lavoro venga fatto da un veterinario e in modo più umano.
VOI SIETE I CONTRIBUENTI, VOI DOVETE ESIGERE CHE TUTTO QUESTO ABBIA FINE!
Per cui non chiamatemi “mostro”, “demonio” o “boia”, chiamate demonio il vostro governo, quelli che sono responsabili di tutto questo.
Cazzo! Chiamate il presidente e PRETENDETE CHE TUTTO QUESTO FINISCA!
Come sempre, anche questa notte prenderò le mie pastiglie per dormire, per poter soffocare le grida che ho ascoltato prima di scoprire i tappi per le orecchie. Salterò e rabbrividirò nel sonno, pensando di avere le allucinazioni.
Questa è la mia vita, non giudicatemi, credetemi, mi sono già giudicato a sufficienza.”
Nelle perreras spagnole vengono uccisi ogni anno 30000 cani e gatti!
SOPPRESSI PER VOLONTA’ DEL GOVERN0 .Il governo SPAGNOLO PAGA 60-80 PER OGNI ANIMALE UCCISO. Vengono uccisi con i metodi più crudeli!!
Mandiamo questa lettera all’ufficio del Turismo Spagnolo, inviamogli una valanga di email!!
Inviare a roma@tourspain.es
> Come cittadino italiano non farò mai una vacanza in Spagna fino a
> quando questo paese non diventerà un paese civile e rispettoso dei
> diritti degli animali.
> > Ogni anno 30.000 cani vengono ammazzati con metodi crudeli nelle
> Perreras: un cane viene ucciso dopo 10 giorni di canile e lo stato
> paga 60 euro per ucciderlo, questi cani vengono ammazzati con i
> metodi più brutali, gasati e cremati vivi, strangolati, presi a
> bastonate o uccisi con paralizzante neuromuscolare.
> > È una vergogna che in un paese europeo si ammazzino cani in questo
> modo e in queste quantità colpevoli solo di essere randagi.
> > Campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono e le sterilizzazioni
> dovrebbero essere i metodi per combattere il randagismo vigenti in
> ogni Paese civile.
> > Fino a quando in Spagna esisteranno le corride, le feste popolari in
> cui vengono ammazzati innocenti animali e le Perreras, mi rifiuterò
> di fare le mie vacanze in un paese così incivile, e boicotterò tutti
> i prodotti provenienti dalla Spagna.
> Nome Cognome Citta’
roma@tourspain.es
lav.rho@lav.it
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