FONDAZIONE ERMITAGE ITALIA. PRONTO A PARTIRE UN NUOVO ANNO DENSO DI ATTIVITÀ.

BLOCK-NOTES PER GLI APPASSIONATI E NON.

Grandi appuntamenti per il pubblico con critici e storici dell’arte internazionali: da Charles Hope a Anna Cera. Convegni, seminari, ricerche, catalogazione e 16 nuovi borsisti sostenuti dalla Fondazione.

Grandi sorprese da parte dell’Ermitage al Salone del Restauro di Ferrara e la conferma del ruolo assunto dalla Fondazione nelle relazioni tra Italia e Russia, nel mondo accademico internazionale e tra i giovani ricercatori.

E’ un dato di fatto: Ferrara sta diventando anche con il contributo dell’attività della Fondazione Ermitage Italia – con la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara e la Regione Emilia-Romagna – un grande polo internazionale di ricerca e di studio cui si guarda con sempre maggiore attenzione, tanto più in un periodo così difficile per la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio storico-artistico in Italia.

Ecco dunque che nel 2011 la “filiale” italiana dell’Ermitage confermerà con un impegnativo programma di iniziative e con grande coerenza il lavoro avviato in questi anni e la mission che fin dall’origine l’ha contraddistinta, puntando alla cooperazione internazionale, all’approfondimento scientifico sull’arte italiana in Russia e sul collezionismo dei grandi musei, alla formazione e al sostegno dei ricercatori, alla catalogazione e pensando proprio al coinvolgimento della città in questo significativo progetto.

Grandi personalità nazionali e internazionali giungeranno dunque nel corso dell’anno alla Palazzina Giglioli e al Castello di Ferrara, per convegni e seminari di studio o per un confronto scientifico di alto livello, ma anche per incontri, lezioni a tema o dialoghi rivolti al pubblico a partire dall’ultimo appuntamento caravaggesco – in programma il prossimo 7 febbraio – con la conferenza di Daniele

Benati, grande studioso e letterato, dedicata a Caravaggio e Guido Reni.

Se il protagonista del nuovo ciclo di incontri sui grandi artisti sarà invece l’eclettico Vasari – di cui ricorrono nel 2011 le celebrazioni – con appuntamenti con Charles Hope, Nicole Dacos, Barbara Agosti, Michelle Hochmann e altri, la prima parte dell’anno sarà soprattutto impegnata nella serie di approfondimenti sul Collezionismo e la formazione dei grandi Musei – tema chiave per il centro di studi e ricerche con sede a Ferrara – che richiamarà l’attenzione del pubblico e gli sforzi degli organizzatori.

Pietro Boccardo (21 febbraio) parlerà della nascita dei musei genovesi e del ruolo della duchessa di Galliera, Gianni Venturi (14 marzo) affronterà il fascinoso rapporto – che egli definisce “una magnifica ossessione” – tra collezionismo e letteratura, Anna Cera (4 aprile) arriverà da Los Angeles a Ferrara per presentare un progetto importante del Getty Institute per una banca dati sul collezionismo, e Gregory Goldovsky ci racconterà, con grande verve, dei Musei russi noti e meno noti. Quindi la presentazioni di alcuni testi importanti usciti negli ultimi tempi sulle tematica: da quello di Richard Spears al volume di Federica Rossi.

Da settembre in poi attesi, tra gli altri: Luigi Ficacci, Antonio Paolucci, Cristina Acidini e Stéphane Loire per affrontare la formazione del Museo di Bologna, dei Musei Vaticani, del Polo Museale fiorentino e del Louvre.

Riserverà grandi sorprese la partecipazione del Museo Statale Ermitage, a fine marzo, al Salone del Restauro di Ferrara, con i suoi tecnici ed esperti pronti ad aprirsi al confronto e a fornire notizie particolarmente attese su un centrale per la salvaguardia del patrimonio mondiale, cui è dedicato all’Ermitage un dipartimento di primo piano.

La Fondazione sarà poi impegnata, quest’anno, nella realizzazione e pubblicazione del terzo volume sulla catalogazione delle opere d’arte italiane del Museo sulla Neva (dedicato alla pittura italiana rinascimentale – Skira editore), mentre sono state confermate in questi giorni le borse di studio assegnate per il 2011.

Sono 16 quest’anno i ricercatori che potranno valersi della borsa di studio della Fondazione Ermitage Italia (in aggiunta alle 46 borse assegnate tra il 2008 e 2010) e che per alcuni mesi avranno dunque a Ferrara un importante punto di riferimento per le loro ricerche, per la loro eventuale permanenza in Italia o per un confronto con i conservatori dell’Ermitage, trattandosi comunque sempre di argomenti – quelli affrontati – che coinvolgono l’arte italiana e le relazioni con la Russia: dalla scultura di Giovanni Zorzoni nel giardino d’estate di Pietroburgo ai viaggi musicali tra Ferrara, Parigi, Vienna e San Pietroburgo del compositore ferrerese Alessio Prati; dai collezionisti ed eruditi russi tra Roma e Napoli nel primo trentennio dell’Ottocento, al ciclo con le Storie di Antonio e Cleopatra realizzato dalla bottega del Tiepolo per il conte Jussupov; dai dipinti dell’Ottocento italiano nei depositi dell’Ermitage, all’eclettico percorso di Stefano Torelli artista bolognese alla corte di Caterina II di Russia.

Da sottolineare: la grande attenzione sempre prestata dalla Fondazione ai giovani ricercatori, per i quali l’istituzione italo-russa diventa un piccolo ma importante faro nelle nebbie dei finanziamenti per la ricerca, e l’assegnazione di borse a ricercatori russi collegati a istituzioni diverse dall’Ermitage, come il Museo Palazzo Pavlovsk, l’Istituto Centrale del Restauro di Mosca e il Museo Statale Russo a confermare che anche a livello nazionale in Russia la Fondazione Ermitage Italia e Ferrara sono diventati un imprescindibile punto di riferimento e che le relazioni culturali tra i due Paesi, forti della sensibilità del Museo Statale Ermitage e del suo direttore Michail Piotrovsky – anche presidente del comitato scientifico di Ermitage Italia – si rafforzano anche grazie al lavoro della Fondazione.

Nel 2011, anno delle relazioni culturali Italia /Russia, per decisione dei governi dei due Paesi, questo ruolo assume un significato ancora maggiore, laddove la Fondazione è stata consultata e resa partecipe dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella definizione dei programmi e dà il proprio patrocinio e la collaborazione ad alcuni degli eventi del calendario ufficiale varato dai due governi.

Infine, tra gli appuntamenti di studio di maggior spessore vi saranno, a metà aprile, un Seminario coordinato da Carlo Corsato e Bernard Aikema dell’Università di Verona dedicato alla nascita dei generi e dunque delle botteghe d’artista e a metà maggio un grande convegno coordinato da Irina Artemieva e Francesca Cappelletti sulla pittura italiana dei Seicento, collegato alla pubblicazione – la scorsa estate – del secondo catalogo delle opere italiane all’Ermitage, riservato appunto ai dipinti italiani del XVII secolo.

Se nel primo caso si cercherà di fare il punto sul ruolo determinante delle botteghe d’artista nella formazione di molte e famose collezioni dei secoli passati, nell’altro si chiameranno a raccolta i maggiori studiosi delle diverse scuole di pittura italiana, per un aggiornamento e un confronto alla luce delle novità emerse sulle opere dell’Ermitage documentate nella pubblicazione realizzata dalla Fondazione.

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