SVEVA CASATI MODIGNANI: LA REGINA DEL BEST-SELLER ITALIANO.

LA NOTA SCRITTRICE E’ATTUALMENTE IN LIBRERIA CON IL SUO VENTUNESIMO ROMANZO “MISTER GREGORY”, UN SUCCESSO ANNUNCIATO.

Sveva Casati Modignani non ha bisogno di presentazioni. E’ tra le maggiori autrici della narrativa nostrana. Ogni suo romanzo è un successo. Ha una folta schiera di lettori che, da decenni, la amano. Sarà per le tematiche molto attuali, per il suo stile scorrevole ed appassionante, ma anche perchè le sue protagoniste appartengono al complesso mondo femminile.   Non è, però, il caso, del suo ultimo romanzo “Mister Gregory”. Qui la vicenda, vede protagonista un uomo, Gregorio Caccialupi.  La trama si snoda in un lasso di tempo di quasi un secolo, tra il Polesine, Milano fino ad arrivare in America. Gregorio, noto come l’americano Mister Gregory, è una figura carismatica, affascinante, di spicco. Galante con le donne, alle quali, tuttavia, non si lega mai completamente, forse perchè l’unica donna che conti davvero per lui, è la madre Isola che condiziona, in un certo qual modo, l’intera vita del protagonista. Gregory è un personaggio forte, coraggioso, che non si arrende alle avversità della vita, dimostrando che si può anche giungere all’apice del successo, senza dover dipendere da altri. E’ “l’inno” alla speranza, perchè seppur, ad un certo punto, il protagonista perderà tutto, alla veneranda età di 85 anni, avrà ancora il coraggio e la voglia di ricominciare (complice un’eredità inaspettata della madre) , di rimettersi in discussione. Ne scaturisce un uomo avventuroso, accattivante, intelligente e raffinato, che sicuramente molte donne vorrebbero incontrare.

Ne abbiamo parlato con l’autrice, donna molto disponibile e cordiale, in un caldo pomeriggio d’estate…

“Gregorio Caccialupi (il nome ovviamente, è inventato), è venuto a bussare alla mia porta – racconta Sveva – per dieci anni e, alla fine, ho aperto. E’ una persona che ho conosciuto 40 anni fa. Mi ha raccontato la sua storia affascinante e avventurosa che mi ha subito intrigata. Poi, una decina di anni fa, a 85 anni, avendo perso tutto il suo patrimonio, ha scelto un finale glorioso, sparandosi. Quando ho letto la notizia, mi sono meravigliata e, ricordando quell’incontro, ho pensato di raccontarlo.  Rispetto alle donne, da sempre protagoniste dei miei romanzi, la psicologia maschile è molto riduttiva, semplice.”

“Com’è iniziata la sua florida produzione letteraria?”

“In 30 anni ho scritto 21 romanzi. Belli? Brutti? Non lo so. So che piacciono a chi li legge e so che mi sono divertita a scriverli. Del resto lo faccio da una vita. Prima da giornalista, e dopo da “cantastorie”.

“Come spiega il suo successo a livello mondiale ma, soprattutto, in Italia, paese non molto incline alla lettura?”

“Dissento sull’affermazione che l’Italia sia un paese poco incline alla lettura. Ci sono autori che stravendono e quindi vuol dire che la gente legge. E’ evidente che chi acquista un libro, si aspetta che questo gli racconti una storia, gli apra una finestra su un mondo e glielo mostri in un’ottica emozionante. Gli autori che si lamentano perchè i loro libri non vendono, dovrebbero tenere presente che il più grande best-seller della storia è La Bibbia. Non ci si stanca mai di leggerla, perchè è ricca di accadimenti molto coinvolgenti. E, per venire alla domanda come spiego il mio successo, la risposta è: il successo non è vendere tanti libri, ma avere tanti amici. Chi mi legge è un amico.”

“Cosa pensa del livello culturale della nostra nazione?”

“Il livello culturale in Italia non è dei più alti, ma pare che negli USA sia ancora più basso. Consoliamoci. Non mi va di fare un lungo discorso sull’ignoranza dei giovani, perchè non è del tutto così. Fino agli anni 50, l’Italia aveva un tasso di analfabetismo superiore a quello di altri Paesi. Ne abbiamo fatta di strada! Comunque non credo che sapere chi era Machiavelli o il Tasso significhi essere colti. La cultura è qualcosa di più profondo e complesso. Indica, soprattutto, un forte attaccamento ai valori fondamentali della vita: l’amore per gli altri, l’onestà intellettuale, il non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, la prevalenza dell’interesse collettivo su quello personale.”

“I personaggi dei suoi racconti, in qualche modo, le somigliano?”

“Se mi somigliassero, sarebbero monotoni e non interesserebbero a nessuno.”

“Ha già in mente la stesura di un nuovo romanzo?”

“Ho sempre voglia di scrivere una nuova storia, anche perchè non saprei che altro fare.”

“Lei ha una vasta conoscenza del mondo femminile. Ma Sveva Casati Modignani che tipo di donna è?”

“Non ne ho idea. Forse bisognerebbe chiederlo agli altri. Di solito le lettrici mi dicono che si riconoscono in me. Sono una donna come tante.”

“Tre libri che tiene sul comodino?”

“I libri che tengo sul comodino sono quelli freschi di stampa. Invece, i libri che rileggo sistematicamente ogni certo numero di anni, sono i classici, che non mi stancano mai.”

Loredana Filoni

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