2 AGOSTO 1980: STRAGE DI BOLOGNA. DOPO 30 ANNI SI ASPETTA ANCORA GIUSTIZIA E VERITA’.
Il 1980 sarà ricordato uno degli anni più travagliati della storia italiana ed internazionale, dalla strage di Ustica, alla strage di Bologna, e sembra inconcepibile come in quell’anno energie estremamente positive come Gianni Rodari che muore il 14 aprile a soli sessantanni. Ex maestro di scuola era diventato sicuramente il più famoso esponente della letteratura per ragazzi, infatti molti dei suoi scritti sono presenti nei testi scolastici per bambini e Jean Paul Sartre, grande scrittore e filosofo francese che fondò “I tempi moderni” ottenendo il nobel nel 1964 e quattro anni nel ’68 dopo aderì al “maggio parigino”, dicevo, Rodari e Sartre, lasciarono il pianeta.
In maggio muore Tito, fautore dei non allineati (indipendente dall’allora U.R.S.S., ma equidistante dagli U.S.A).
In Sudafrica esplode la rivolta nera, per protestare contro la politica dell’apartheid del governo nazionalista di Bhota e l’oppressione di questi contro la maggioranza nera da parte della minoranza bianca. La rivolta viene violentemente repressa dalle forze dell’ordine con un bilancio di decine di morti.
In Polonia nasce Solidarnorsc il sindacato di Lech Walesa che viene sancito dopo un lungo periodo di scioperi. In Turchia dopo due anni di governo della sinistra moderata si verifica un colpo di Stato dei militari per mano del generale Evren che diventa presidente, il paese scivola sull’orlo della guerra civile.
E per finire in America l’attore Ronald Regan la spunta sul democratico Jimmy Carter, con un consenso del 51% dei votanti – che in America era del 35% -.
In questo quadro italiano ed internazionale ci fù la strage di Bologna.
Il 2 agosto di 30 anni fa, alle ore 10,25, nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Bologna, esplodono venti chili di T4 (un esplosivo in uso ai militari, quindi non commerciabile), provocando la morte di 85 persone e il ferimento di altre duecento.
Ad un anno dalla strage, Torquato Secci presidente dell’associazione delle vittime della strage disse:
2 AGOSTO 1981
A richiesta dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980 leggo il seguente messaggio: Alle ore 10,25 del 2 Agosto 1980 – alla stazione di Bologna – scoppiava una bomba. L’infame strage massacrava e uccideva 85 persone – tra cui otto bambini – e ne feriva 200 – tra cui 20 bambini. Erano tutti innocenti. Oggi 2 agosto 1981 alle ore 10,25 per loro vi è solo silenzio poiché dopo un anno non gli è stata ancora resa giustizia. Invitiamo tutti a rispettare un minuto di silenzio per rendere omaggio alle vittime e sostenere la richiesta dei familiari.
Se potessimo riassumere gli episodi di inquinamento più rilevanti – guardando la Sentenza della Corte d’ Assise di Bologna, l’ 11 luglio 1988 – cominceremmo dalla pista tedesca e libanese: “ Gelli i primi di settembre dello stesso anno, incontra Cioppa, funzionario Sisde e gli suggerisce la pista tedesca. L’intervista fu rilasciata dal palestinese Abu-Ayad alla giornalista Polena e fu pubblicata sul “Corriere del Ticino” nel settembre di quell’anno, gli inquirenti si proiettarono quindi sulla pista Libanese.
Dalle inchieste sulla strage, emerse che: “Si era agito per condizionare le scelte processuali dei magistrati ricorrendo ad una ben orchestrata strategia consistente (…) nell’inserire nelle informative fatti veri e fatti falsi”.
Il caso Affatigato e l’appunto di Musumeci, il nome di Affatigato tornò alla ribalta in occasione del disastro aereo di Ustica … “dopo il 2 Agosto 1980 un maresciallo dell Questura di Lucca ritenne di ravvisare nell’ identikit redatto dalla polizia le sembianze dell’Affatigato, da tempo latitante all’estero e residente a Nizza”
L’appunto di Musumeci fatto pervenire all’autorità inquirente nel gennaio del 1981 riproduceva “gli ingredienti essenziali di cui era costituita la pista internazionale “ suggerita da Gelli fin da principio e quindi tenacemente perseguita dal vertice piduista del Servizio Segreto”.
Altra operazione di depistaggio fu “Terrore sui treni”, il rinvenimento della valigia di esplosivo nella stazione di Bologna sul treno 514, Taranto- Milano costituì l’apice della manovra di sviamento delle indagini operata dal Sismi. Nel febbraio del 1981 il Servizio, in una nota indirizzata alla Procura di Bologna ribadiva di aver appreso dell’esistenza di un piano eversivo articolato in due fasi: attentato sui treni e ricatti alle autorità consistenti nella minaccia di far esplodere ordigni preventivamente collocati su obiettivi importanti. Il piano veniva attribuito a Freda-Ventura- Delle Chiaie, a francesi del gruppo Fane e a tedeschi. Infine il caso Ciolini: le dichiarazioni di Ciolini portarono i giudici a ritenere autori della strage, Delle Chiaie, Danet e Fieblkorn ed una fantomatica loggia massonica di Montecarlo cui, assieme a Gelli ne avrebbero fatto parte qualificanti esponenti del mondo politico e finanziario italiano; le dichiarazioni furono utilizzate dal Sismi per un ulteriore inquinamento delle indagini in quanto servirono loro per avvalorare la “pista internazionale”.
Molto significativo e duro fu il Nel manifesto che l’Associazione ha fatto stampare in occasione del dodicesimo anniversario della strage è scritto: “PER DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE IL PROCESSO DI APPELLO DEVE ESSERE RIFATTO” Questa decisione conferma che la sentenza di appello della Corte presieduta dal dott. Iannacone non era giusta.
Per noi la sentenza rispondeva più a sporche ragioni politiche che alla verità. Ma non c’è motivo di stare tranquilli; la stampa ha rivelato che, recentemente, si è verificato un ennesimo tentativo di depistaggio dei Giudici che lavorano alla ricerca dei colpevoli di quell’ignobile misfatto che è stato la strage in questa stazione. Se dopo dodici anni e tre processi si cerca ancora di depistare pensiamo che i Giudici sono più che mai vicini alla verità; ma questo significa anche che si vuole impedire, ancora oggi, l’accertamento. La tanto famosa proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione del segreto di Stato solo nei delitti di strage e terrorismo che, malgrado le nostre numerose proteste, aveva tranquillamente dormito nei cassetti del Senato dal luglio del 1984 al luglio del 1990, è stata dai Senatori, alla fine del 1990, inviata alla Camera dei Deputati insieme ad altre proposte sullo stesso argomento.
Questo mescolamento ha fatto diventare la nostra proposta di legge peggiore della legge che volevamo migliorare. Otto anni non sono stati sufficienti al nostro Parlamento per esaminare una proposta di legge avanzata da centomila elettori e tesa a combattere il terrorismo delle stragi. A noi sembra che così siano stati favoriti i terroristi. Questa è una prova di come non sia stato rispettato l’art. 71 della Costituzione. Ecco come, in questi ultimi otto anni, non è stata difesa la Costituzione. Si è parlato e scritto molto su GLADIO, noi crediamo al Presidente della Commissione stragi, onorevole Libero Gualtieri, il quale afferma che Gladio non era una struttura legittima. Chiediamo al Parlamento di eleggere con la massima sollecitudine la nuova Commissione stragi in modo che possa completare al più presto la ricerca dei colpevoli di tanti orrendi eccidi. Il 16 settembre 1991 è stata inviata al Procuratore della Repubblica di Roma una denuncia nei confronti dell’onorevole Francesco Cossiga per non aver provveduto, come Presidente del Consiglio, a coordinare la sicurezza dello Stato in occasione della strage del 2 Agosto 1980, favorendo così l’uccisione di 85 persone e il ferimento di altre 200.
Alla denuncia è seguito il silenzio; anche il silenzio è violenza. Dopo la triste esperienza di questi dodici anni abbiamo chiara la convinzione di trovarci di fronte all’atto terroristico per uso politico. La strage di Milano, di Brescia, dell’Italicus, del 2 Agosto alla stazione di Bologna, l’operazione terrore sui treni, il trasporto di esplosivo sull’Espresso Taranto-Milano, le stragi per assassinare il giudice Falcone e il giudice Borsellino sono tutti atti di terrore usati dai poteri occulti per incidere sugli equilibri politici. Questo ci consente di affermare che la nostra indipendenza non è completa, che la nostra sovranità è parziale cioè limitata. Questo ci ha spinto a chiedere al Presidente degli Stati Uniti d’America, che ci sia restituita la completa indipendenza. Lo abbiamo chiesto per tante giuste e nobili ragioni, ed anche per quella di evitare che si ripetano ancora altre stragi. manifesto dell’Associazione delle vittime nel 1992 dopo l’attentato a Falcone e Borsellino:
Lo scorso anno l’associazione emanò un duro comunicato in cui si accusavano P2, servizi segreti deviati, militanti fascisti, e via di seguito e nella dichiarazione c’era un riconoscimento a chi in tanti anni si era impegnato per contribuire ad ottenere la verità sulla strage:
“Sono trascorsi 29 anni dalla strage alla stazione di Bologna, in questi anni abbiamo dovuto combattere depistaggi di ogni genere. I tentativi di delegittimarci sono stati innumerevoli senza trascurare gli attacchi personali; fino ad oggi abbiamo retto e siamo ancora qui a ricordare non solo la strage fascista del 1980, ma anche l’esempio delle tante persone perbene che hanno pagato, con la vita, la militanza democratica, come i giudici Emilio Alessandrini e Mario Amato, l’agente Emanuele Petri, il sindacalista Guido Rossa i professori Massimo D’Antona, Marco Biagi e tanti altri. Tutto ciò è stato permesso perché migliaia di persone in tutto il paese ci hanno sostenuto e hanno reso possibile che la nostra voce non rimanesse isolata. In questi anni abbiamo avuto al nostro fianco persone meravigliose che ci hanno aiutato, ciascuno con le proprie capacità e ci hanno permesso di superare momenti difficilissimi ed andare avanti nella nostra incessante battaglia per la verità e la giustizia”.
La dichiarazione di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto, contro la posizione dell’attuale governo: “Non so capacitarmi. Sono sconcertato, questo è un Governo in fuga: invece di darci le risposte attese ha fatto prima, non viene per niente. Spero, onestamente, che il nostro sconcerto sia quello di tutta Italia, perché è la prima volta in trent’anni che accade una cosa del genere.
Anche da Borsellino non c’era nessuno, non vorrei che fosse una nuova strategia governativa quella di evitare i momenti delicati. Mi auguro che ci ripensino e che prima di domani sera si sappia che viene qualcuno. Avevamo fatto di tutto per avere risposte dal Governo sul segreto di stato e sui risarcimenti, così invece non ce ne saranno”.
Il popolo italiano attende a 30 anni di distanza la giustizia giusta e la verità vera.
Giorgio De Santis
(alcuni passi sono
tratti da fonti della
pubblicazione di “Avvenimenti”
Storia degli anni ’80
Strage e Misteri)
Ricordiamo i nomi delle vittime:
Le vittime
ANTONELLA CECI anni 19
ANGELA MARINO “23
LEO LUCA MARINO ” 24
DOMENICA MARINO ” 26
ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA ” 57
VITO DIOMEDE FRESA ” 62
CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA ” 14
ANNA MARIA BOSIO IN MAURI ” 28
CARLO MAURI ” 32
LUCA MAURI ” 6
ECKHARDT MADER ” 14
MARGRET ROHRS IN MADER ” 39
KAI MADER ” 8
SONIA BURRI ” 7
PATRIZIA MESSINEO ” 18
SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA ” 34
MANUELA GALLON ” 11
NATALIA AGOSTINI IN GALLON ” 40
MARINA ANTONELLA TROLESE ” 16
ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE ” 51
ROBERTO DE MARCHI ” 21
ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI ” 60
ELEONORA GERACI IN VACCARO ” 46
VITTORIO VACCARO ” 24
VELIA CARLI IN LAURO ” 50
SALVATORE LAURO ” 57
PAOLO ZECCHI ” 23
VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI ” 23
CATHERINE HELEN MITCHELL ” 22
JOHN ANDREW KOLPINSKI ” 22
ANGELA FRESU ” 3
MARIA FRESU ” 24
LOREDANA MOLINA IN SACRATI ” 44
ANGELICA TARSI ” 72
KATIA BERTASI ” 34
MIRELLA FORNASARI ” 36
EURIDIA BERGIANTI ” 49
NILLA NATALI ” 25
FRANCA DALL’OLIO ” 20
RITA VERDE ” 23
FLAVIA CASADEI ” 18
GIUSEPPE PATRUNO ” 18
ROSSELLA MARCEDDU ” 19
DAVIDE CAPRIOLI ” 20
VITO ALES ” 20
IWAO SEKIGUCHI ” 20
BRIGITTE DROUHARD ” 21
ROBERTO PROCELLI ” 21
MAURO ALGANON ” 22
MARIA ANGELA MARANGON ” 22
VERDIANA BIVONA ” 22
FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ ” 23
MAURO DI VITTORIO ” 24
SERGIO SECCI ” 24
ROBERTO GAIOLA ” 25
ANGELO PRIORE ” 26
ONOFRIO ZAPPALA’ ” 27
PIO CARMINE REMOLLINO ” 31
GAETANO RODA ” 31
ANTONINO DI PAOLA ” 32
MIRCO CASTELLARO ” 33
NAZZARENO BASSO ” 33
VINCENZO PETTENI ” 34
SALVATORE SEMINARA ” 34
CARLA GOZZI ” 36
UMBERTO LUGLI ” 38
FAUSTO VENTURI ” 38
ARGEO BONORA ” 42
FRANCESCO BETTI ” 44
MARIO SICA ” 44
PIER FRANCESCO LAURENTI ” 44
PAOLINO BIANCHI ” 50
VINCENZINA SALA IN ZANETTI ” 50
BERTA EBNER ” 50
VINCENZO LANCONELLI ” 51
LINA FERRETTI IN MANNOCCI ” 53
ROMEO RUOZI ” 54
AMORVENO MARZAGALLI ” 54
ANTONIO FRANCESCO LASCALA ” 56
ROSINA BARBARO IN MONTANI ” 58
IRENE BRETON IN BOUDOUBAN ” 61
PIETRO GALASSI ” 66
LIDIA OLLA IN CARDILLO ” 67
MARIA IDRIA AVATI ” 80
ANTONIO MONTANARI ” 86
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